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Terra e Tradizioni

Terra e Tradizioni

A cura di Francesco Rompianesi

Blog dedicato ai gourmet appassionati di prodotti tipici, agli amanti delle antiche tradizioni di Modena e a chi semplicemente vuole riscoprire il proprio legame enogastronomico con il territorio modenese. Le materie prime e i produttori saranno i veri protagonisti di questo viaggio nelle tipicità del territorio di Modena. Francesco Rompianesi è nato a Sassuolo nel 1988. Si laurea nel 2012 in Economia Aziendale alla Facoltà Marco Biagi di Modena ma si avvicina sempre più al mondo dell'enogastronomia, seguendo la sua passione per la cucina, i prodotti tipici e le tradizioni modenesi. Decide di intraprendere la carriera da cuoco, cominciando a lavorare presso Latteria21 e facendo uno stage formativo al ristorante L'erba del Re. Partecipa al corso professionale dello Ial di Serramazzoni che lo porta, nel 2015, a diventare tecnico esperto nella valorizzazione dei prodotti tipici dell'Emilia Romagna. Partecipa al corso dell'AED per esperti degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e collabora con nutrizionisti per la diffusione di una cucina sana e bilanciata. Vuole continuare a far conoscere il territorio e le antiche tradizioni modenesi per dare giusto merito a produttori locali e materie prime dimenticate.

Terra e Tradizioni Sassuolo

Terra e Tradizioni | Il liquore modenese per eccellenza: il Sassolino

Una bevanda alcolica tipica delle nostre terre che però deve la propria origine a diversi fattori stranieri, dalla pianta che ne compone l'ingrediente principale, fino a coloro che lo distillarono per la prima volta

Il Sassolino è senza dubbio, insieme al nocino e l’alchermes, il liquore simbolo di Modena.  Proprio in questo periodo, il suo utilizzo dà vita a dolci tradizionali che rappresentano il carnevale modenese e si fatica a non trovarlo come ingrediente in quasi tutti i dessert della nostra città. 

Le Frappe modenesi, resi fragranti dalla frittura nello strutto, si distinguono dalle “Chiacchere” delle altre regioni, grazie all’uso di questo liquore; discorso che vale anche per le castagnole (piccoli palline, che ricordano le castagne, fritte e ricoperte di zucchero) e per le tagliatelle dolci. Viene utilizzato anche per fare la torta di tagliatelle, la torta di riso e, a volte, anche la zuppa inglese e il bensone. 

Tornando al protagonista dell’articolo, il Sassolino prende il nome dal luogo dove è stato inventato: Sassuolo. Secondo la bibliografia locale, fu creato da alcuni speziali svizzeri residenti nella città in provincia di Modena, a partire dal 1804. L’ingrediente principale di questo liquore è l’anice stellato, frutto di un albero simile all’alloro, di provenienza cinese. La tradizione racconta che questa spezia sarebbe stata pestata nei mortai e distillata tra i sassi del fiume Secchia; un tempo era un prodotto più sciropposo e di gradazione alcolica inferiore a quella attuale, ed era confezionato in bottiglie molto caratteristiche, a forma tronco-conica, che ora non vengono più utilizzate. 

Grazie, forse, alla presenza dei cadetti dell’Accademia Militare di Modena, che provenivano da tutta Italia, il liquore acquistò fama anche in altre regioni. Sembra, infatti, che furono proprio gli stessi cadetti, che si recavano a Sassuolo per esercitazioni di tiro e campi estivi, a dare il nome a questo prodotto. 

Anche il Sassolino è un prodotto tutelato dal marchio Tradizioni e Sapori della camera di commercio di Modena e i produttori ufficiali ad oggi sono la Distilleria Sassolino di Sassuolo e l’azienda storica Il Mallo di Maranello. 

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