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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sicurezza

Tutte le risposte su manutenzione di caldaie e climatizzatori

Dopo un lungo letargo estivo caldaie e climatizzatori riprendono la loro funzione e subentra necessario un lavoro di manutenzione. Quali impianti termici, chi si occupa dei lavori? Tutte le risposte

Ogni anno con l'arrivo della stagione fredda si accendono caldaie e climatizzatori dopo il lungo periodo di inefficienza estivo. Diviene perciò indispensabile un accurato lavoro di manutenzione, reso obbligatorio dalle norme di legge in vigore Direttiva Europa 2010\31 e il suo recepimento in Italia con il DPR 74\2013. Vediamo nel dettaglio gli obblighi che le suddette norme prevedono.

Controllo efficienza energetica (controllo fumi)

Per gli impianti inferiori o uguali a 100 kw, ovvero la stragrande maggioranza delle caldaie, a combustibili liquido o solido è obbligatorio il controllo efficienza energetica ogni due anni mentre per gli impianti a gas il controllo è obbligatorio ogni quattro anni.

L'efficienza energetica è sempre più strategica per contenere i consumi per un pianeta sostenibile e, a seguito della Direttiva UE 2018/844 del Parlamento Europeo e del Consiglio, verranno modificate le norme attualmente in vigore - essendo in corso il gruppo di lavoro tecnico per la revisione del DPR 74/2013- in cui si prevede nuove norme “di definizione di generatori di calore includendo altre forme meno inquinanti o di energia termica autoprodotta ,oltre ad aggiungere la semplificazione nella attività di ispezione di efficienza energetica degli impianti termici di piccola taglia escludendo quelli con potenza non superiore ai 70 kw, ovvero la stragrande maggioranza degli impianti termici in Italia”.
Per questi è sufficiente l'accertamento del rapporto di controllo di efficienza energetica inviato dal manutentore o terzo responsabile.

Manutenzione: a chi affidare i lavori?

I controlli di manutenzione devono essere effettuati esclusivamente da ditte abilitate attenendosi alle indicazioni del libretto fornito dall'installatore della caldaia o, in mancanza di esso, dal libretto di fabbricazione. In mancanza di entrambi i libretti, invece, è necessario attenersi alle prescrizioni e alla periodicità delle norme UNI e CEI che in genere sono:

  • per le caldaie ad alta efficienza: ogni due anni
  • per le altre caldaie: ogni anno
Purtroppo, non tutte si sono adeguate alla norma nazionale, in alcuni casi dove si è legiferato sono state introdotte norme di controlli sulla efficienza energetica con periodicità più ravvicinate con maggiore frequenza rispetto alla norma nazionale su pressione delle associazioni degli operatori del settore, introducendo sanzioni come deterrenti oltre che controlli ispettivi e con la definizione di un catasto degli impianti in ogni regione .Disomogeneità nelle norme che causa incertezza e confusione nei cittadini e rende difficile la costruzione in corso di un catasto nazionale degli impianti che richiede omogeneità nel rispetto delle norme nazionali sia sulla manutenzione che sulla efficienza energetica .

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