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Cronaca

Combattere il cambiamento climatico, dieci proposte per i modenesi

Con l'Accordo di Parigi l'impegno generale è quello di contenere l'aumento della temperatura a fine secolo entro i 2 °C, meglio se entro 1,5 °C. Ecco 10 cose che possiamo fare per combattere i cambiamenti climatici

Con la ratifica del 4 Ottobre 2016 dell'accordo di Parigi sul clima volto dall'Unione Europea e di sette paesi europei, tra cui l'Italia, sono state superate del 55% le emissioni di gas serra richiesti. Da oggi l'accordo e' entrato in vigore, dopo che il 28 ottobre il Senato aveva approvato in via definitiva la legge di ratifica dell'Accordo. Questa scelta e' stata presa a seguito dei dati di ottobre dell'Organizzazione metereologica mondiale che sostiene come il 2016 sia l'anno piu' caldo di sempre. 

L'impegno generale è quello di contenere l’aumento della temperatura a fine secolo entro i 2 °C, meglio se entro 1,5 °C. L’Unione Europea, dal canto suo, chiede di ridurre le emissioni in atmosfera di gas serra del 40% entro il 2030. In attesa del prossimo appuntamento internazionale sarà quello della COP 22 di Marrakech del 7-18 novembre 2016, ecco le 10 cose che possiamo fare per ridurre il cambiamento climatico:

1 – A livello comunale. Proporre a tutti i comuni della provincia di Modena, in forma partecipata e preferibilmente associata, di aderire all’iniziativa europea “Il patto dei sindaci per il clima e l’energia” che prevede tra l’altro la redazione di un piano d’azione per il 2030 che integri le attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e assuma l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40%.

2 – Trasporti e mobilità. Fare di Modena una città slow, in cui le auto viaggiano a 30 km orari (esistono appositi sistemi di controllo centralizzato del traffico che lo consentono), assicurando un traffico fluido, più sicuro e meno inquinante (l’inquinamento è il più grave fenomeno ambientale della città).

3 – Casa ed efficienza energetica. Riqualificazione dell’edilizia esistente, aumentandone l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica, a partire dagli edifici pubblici e da quelli di edilizia sociale. Promuovere la costruzione a Modena non solo di abitazioni ad alta efficienza energetica, ma anche di case passive. 

4 – Industria e attività produttive. Rivedere profondamente l’organizzazione della logistica delle merci, riducendo i movimenti e privilegiando il trasporto ferroviario, approfittando anche della realizzazione dello scalo merci ferroviario di Marzaglia e costruendo la bretella ferroviaria Dinazzano-Marzaglia, al servizio dei trasporti del distretto ceramico di Sassuolo. 

5 – Pianificazione territoriale e consumo di suolo. Stop al consumo di suolo a fini edificatori. Il suolo è un formidabile immagazzinatore di carbonio e di acqua, e può quindi contribuire a mitigare gli effetti dell’aumento in atmosfera di gas di origine umana in grado di modificare il clima (detti gas climalteranti). Al contempo esso consente di sottrarre acqua, riducendo l’impatto dei forti scrosci di pioggia causati dai cambiamenti climatici che producono allagamenti. 

6 – Agricoltura, fertilità dei suoli e sicurezza alimentare. Occorre mitigare l’impatto dell’agricoltura sull’atmosfera: l'agricoltura e gli allevamenti intensivi, oltre a ridurre la capacità di assorbimento di carbonio da parte dei terreni, hanno provocato un aumento delle emissioni di anidride carbonica legate ai processi di produzione. Occorre dunque procedere anche in agricoltura a una riduzione della produzione di CO2 e metano. 

7 – Sostenibilità alimentare. Occorre dare maggiore importanza alla salute e agli effetti ambientali delle nostre abitudini alimentari, ridurre ad esempio il consumo di carne nelle nostre diete, con conseguente riduzione del consumo di acqua e di produzione di metano e C02, connessi all’allevamento intensivo.

8 – Ciclo dei rifiuti. Le discariche e gli inceneritori dei rifiuti sono fonti d’inquinamento e di emissioni di CO2: occorre attivare politiche di “produzione zero di rifiuti” tese alla loro riduzione, lavorando alla diminuzione degli imballaggi, massimizzando l’azione e l’educazione alla raccolta differenziata e al riutilizzo.

9 – Ciclo dell’acqua. L’acqua è l’elemento su cui maggiormente agisce l’aumento di temperatura causato dall’emissione in atmosfera dei gas prodotti dall’uso dei combustibili fossili: scioglimento dei ghiacciai, aumento del livello dei mari, forti piogge e allagamenti, lunghe siccità, uragani e forti venti.

10 – Grandi infrastrutture. Siamo contrari a infrastrutture che sottraggono ulteriormente suoli all’agricoltura e contribuiscono all’impermeabilizzazione di suolo, come la nuova autostrada Campogalliano-Sassuolo  e la Cispadana. 

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