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Cronaca

Oltre 600 profughi in provincia, si cercano alloggi privati

Vertice in prefettura per fare il punto sull'ondata migratoria e sull'accoglienza. Prefetto e sindaci hanno ribadito la scelta di non occupare grandi strutture, ma di “spalmare” gli stranieri il case in affitto. Avanti con il sostegno del volontariato

Ad oltre un anno e mezzo dall'avvio delle operazioni "Mare Nostrum" e "Triton", sono oltre 600 i profughi presenti nel territorio modenese. È quanto emerso stamane al tavolo convocato dal prefetto Michele Di Bari insieme coi sindaci locali coinvolti nell'accoglienza. I profughi sono distribuiti in diversi appartamenti tra i vari Comuni della provincia, esclusi quelli colpiti dagli eventi sismici del 2012, e sono gestiti sulla base di apposite convenzioni da una cooperativa sociale aggiudicataria del servizio, in attesa dell'esame delle istanze per il riconoscimento dello status di rifugiato da parte della competente commissione territoriale. Di Bari ha rimarcato anche oggi sull'esigenza di un sistema a rete, tra pubblico e privato sociale, che sappia affrontare adeguatamente l'emergenza.

Nel complesso, secondo la Prefettura "è risultata specialmente appropriata" la scelta di dislocare gli stranieri in appartamenti privati, presi in locazione, "evitando l'impiego di strutture collettive o concentrazioni numeriche elevate, fonte, sovente, di tensione e di inquietudine e disagio per i residenti". L'impiego di esercizi pubblici ricettivi viene circoscritto ai primi giorni successivi all'arrivo per trovare le destinazioni abitative piàù idonee, "scelte in base a criteri diversi ed alle peculiarità culturali, etniche e religiose degli stranieri".

Un particolare invito agli amministratori Di Bari l'ha lanciato affinchè venga favorito il reperimento di alloggi idonei, sottolineando "l'utilita' delle iniziative volte a favorire l'impiego degli stranieri in attivita' di volontariato" rivelatosi, ad oggi, "un elemento importante" sotto il profilo dell'integrazione. I migranti, come previsto da un protocollo locale nell'ambito della direttiva del ministero dell'Interno, si impegneranno nel volontariato in settori come la protezione civile, la manutenzione del verde pubblico, il mantenimento del decoro urbano, la pulizia ambientale.

(DIRE)

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