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Cronaca Sassuolo / Viale Fratelli Cairoli, 19

Fuga da Villa Fiorita, Ausl pronta ad evacuare tutti i dipendenti

Dopo le tensioni con i sindacati è stato raggiunto un accordo con la mediazione della Prefettura. Entro il 18 maggio sarà pronto il programma dei trasferimenti di tutti i servizi del Distretto di Sassuolo che si trovano nei locali ammalorati dalla formaldeide

E' durato appena un giorno lo stato di agitazione dei sindacati, che si erano mobilitati per ottenere risposte dell'Ausl sulla spinosa – e finora sottaciuta – vicenda dell'inquinamento da aldeide formica nello stabile del Distretto Sanitario di Sassuolo. Fondamentale è stata la mediazione della Prefettura nell'incontro che si è tenuto ieri, appunto negli uffici di viale Martiri a Modena. L'azienda Sanitaria ha infatti accettato le richieste dei lavoratori, impegnandosi a trasferire tutto il personale in altre sedi, per permettere i lavori di ristrutturazione.

Finora sono stati trasferiti soltanto alcuni dei servizi più “sensibili”, come quelli infantili ed il Consultorio, dal momento che l'intenzione iniziale dell'Ausl era quella di svolgere lavori di riqualificazione “selettivi”, mantenendo il personale all'interno di Villa Fiorita. Un intendimento cui i sindacati – Cgil in primis – si sono opposti con forza, pretendendo lo svuotamento dei locali.

E proprio in questa direzione va l'accordo raggiunto in Prefettura. L'Ausl predisporrà quindi preciso crono programma dei trasferimenti, sia per quanto riguarda i tempi che le modalità di attuazione, che sarà valutato in una prossima riunione del 18 maggio. Inoltre è stato concordato il conferimento ad un soggetto qualificato, terzo rispetto all’Azienda ed alle organizzazioni sindacali, dell’incarico di certificare sotto il profilo tecnico-scientifico la compatibilità dell’esecuzione dei lavori di bonifica con la contestuale presenza di personale dipendente, indicando le modalità precauzionali che escludano qualsiasi rischio per il personale stesso. 

“Si tratta di un ulteriore segnale importante da parte dell’Ausl – ha affermato Anna Paragliola della Fp/Cgil – che già nell’incontro del 5 maggio non aveva escluso la possibilità dell’uscita di tutti i lavoratori dallo stabile. I lavoratori stessi sono consapevoli che lo sgombero dei locali non può essere immediato, ma la prospettiva di uscita è comunque un segnale che accolgono con favore, visti i problemi di salute che in diversi stanno denunciando”. 

Per ora proseguono dunque le attività dei diversi servizi sanitari, compresi quelli situati nei seminterrati, nonostante l'inquinamento degli uffici e degli ambulatori sia ormai un fatto acclarato. La stessa Ausl ha riconosciuto che i lavoratori sono esposti alla formaldeide da luglio 2013 e che a diversi di loro è stato prescritto dal medico competente di interrompere periodicamente il lavoro per prendere aria, o addirittura l'esonero totale. Ci sono inoltre almeno sei lavoratori per cui è stata aperta l’istruttoria presso l’Inail per il riconoscimento di malattia professionale. 

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