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Cronaca

Affitti in nero agli studenti unversiari, scoperti 600 casi a Modena

La collaborazione fra Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Ausl e Ateneo sta facendo emergere il fenomeno in tutte le sue enormi proporzioni. Si indaga anche sulle agevolazioni ottenute illecitamente dagli stranieri

Grazie all'incrocio delle banche dati anche dell'Ausl, e mentre i controlli continuano, sono stati individuati in Emilia-Romagna oltre 1.700 casi di proprietari immobiliari che si comportano scorrettamente nei confronti degli studenti universitari: i riscontri investigativi stanno procedendo, con la collaborazione particolare delle Università di Bologna (687 soggetti individuati senza contratto registrato), Modena-Reggio Emilia (602 e 302) e Ferrara (155).

Ed è stato scovato un uso illecito dei fondi per l'affitto statali e regionali, riservati agli studenti, a carico di persone straniere e che avrebbe portato a scavalcare in graduatoria chi davvero ne avrebbe avuto diritto. Al momento, in quest'ultimo caso, è già stata superata quota un milione di euro.

Sta indagando su tutto questo la Guardia di finanza dell'Emilia-Romagna, che oggi ha presentato nella sede dell'Agenzia delle entrate di Bologna la "Guida affitti", insieme con l'Università, intesa come antidoto al dilagare del 'nero' nel mercato immobiliare, sempre più critico per gli studenti universitari dell'Alma Mater, ma non solo, che non trovano alloggio. L'iniziativa delle Fiamme gialle, portata avanti con Agenzia delle entrate e Ateneo, non riguarda solo Bologna, in realtà, ma è chiaro che sotto le Due Torri il problema è emerso con più forza non da oggi. Ma anche Modena vede un mercato immobiliare denso di problematiche per gli alloggi dei fuori sede (e non solo).

Affitti studenti, stretta sui contratti in nero: "Contrasto e semplificazione" | VIDEO

Mentre la direttrice dell'azienda per il diritto allo studio Ergo, Patrizia Mondin, assicura che sono almeno 10.000 i controlli sulle posizioni specifiche portati avanti ogni anno in questo campo, spiega il comandante della Guardia di finanza dell'Emilia-Romagna Ivano Maccani: "Concentriamo i nostri riflettori investigativi sui 1.700 casi, ricorrendo all'intelligence e incrociando tra loro i numeri degli studenti fuori sede degli ultimi anni con i nominativi di chi ha chiesto all'Ausl, da residente, un medico di base. Non tutti, come emerso, sono risultati titolari di un contratto di locazione".

Ma appunto, aggiunge Maccani, le indagini continuano anche sui fenomeni di illecito nell'utilizzo di fondi e incentivi: "Abbiamo individuato un filone importante- prosegue il comandante regionale - che riguarda alcuni stranieri. Hanno approfittato di diverse situazioni e scavalcato in graduatoria chi realmente aveva e ha bisogno. Il nostro obiettivo è far finire nelle tasche giuste i soldi stanziati da Stato e Regione. L'abuso al momento- quantifica Maccani senza per ora rivelare altri particolari- vale oltre un milione di euro, nel territorio di nostra competenza, ma più avanti daremo altri dettagli anche su questo".

La campagna "Guida affitti" si fonda comunque anche sul dialogo con gli studenti, andando direttamente nei loro social e colloquiando con i loro rappresentanti. "Divulgheremo delle clip- aggiunge Maccani- nell'ottica di diffondere una cultura della legalità e un vademecum sugli affitti, tramite cui diamo buoni consigli per poter dribblare affitti in nero e cogliere contributi spesso sconosciuti, oppure su come individuare il contratto più idoneo. Dobbiamo evitare sacche di illegalità nelle città universitarie, dando peso all'intelligence condotta con Agenzie delle entrate, Atenei e Regione Emilia-Romagna". (DIRE)

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