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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pavullo nel Frignano

Dà in escandescenza al pronto soccorso, servono le Forze dell’Ordine

Un uomo ha creato scompiglio presso l'ospedale di Pavullo. La condanna dell'Ausl

Nel pomeriggio di ieri un cittadino si è recato in pronto soccorso a Pavullo e, con parole e gesti aggressivi, si è rivolto ai professionisti sanitari presenti pretendendo di essere visitato immediatamente, senza rispettare i criteri di priorità e nonostante la presenza di altri pazienti in sala d’attesa.

Immediato da parte degli operatori il tentativo di placarlo, anche a tutela degli altri cittadini, ciononostante è stato necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine per risolvere la situazione.

"La direzione dell’Azienda USL esprime la propria vicinanza ai professionisti sanitari del Pronto soccorso di Pavullo, ricordando che comportamenti del genere non possono essere in alcun modo giustificati si legge in una nota - Come già affermato in occasione della Giornata contro la violenza agli operatori sanitari, lo scorso 11 marzo, si ribadisce l’impegno costante dell’Azienda sanitaria, in un’ottica costruttiva, a lavorare per identificare strumenti e modalità condivise per prevenire il più possibile questi atti, e l’invito a una unione di intenti tra sanità, cittadini e istituzioni, che contribuisca a costruire un clima di rispetto e collaborazione, a garanzia del lavoro del personale sanitario e della qualità dell’assistenza".

Solidarietà ai colleghi aggrediti  arriva anche dal presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena Carlo Curatola: "Siamo vicini ai professionisti coinvolti e pronti a fornire loro tutto il supporto necessario – dichiara Curatola – Ringraziamo le forze dell’ordine per essere intervenute e aver risolto il problema. Nello stesso tempo ci rivolgiamo ai cittadini e chiediamo loro di avere maggiore fiducia nei confronti degli operatori sanitari. Siamo in pochi e la pandemia da Covid non è ancora finita. Abbiamo bisogno della comprensione e vicinanza delle persone che curiamo, altrimenti il nostro lavoro diventa sempre più complicato. Questo vale a maggior ragione in montagna e altre aree periferiche nelle quali già da tempo è difficile trovare medici disponibili. Aiutiamoci a vicenda per evitare che il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini – conclude il presidente dell’Ordine dei medici modenesi – sia messo in pericolo per colpa di pochi irresponsabili".  

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