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Cronaca

Hiv e Aids, all'Informagiovani test e informazioni

Sabato 30 novembre sarà possibile rivolgersi all’ufficio di piazza Grande per controlli anonimi e per consigli sulle malattie trasmesse sessualmente

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Sabato 30 novembre all’Informagiovani del Comune di Modena (in piazza Grande 17) sarà possibile effettuare il test per l’Hiv e avere informazioni sulle malattie trasmesse sessualmente e sui servizi di prevenzione, diagnosi e cura presenti a Modena e provincia. Comune di Modena, Ausl, Policlinico e alcune associazioni di volontariato hanno infatti aderito a una campagna di sensibilizzazione contro l’infezione da Hiv e l’Aids che, dopo i primi due momenti organizzati negli scorsi mesi con 140 prelievi fatti, propone questo nuovo appuntamento in corrispondenza della giornata mondiale di lotta all’Aids (domenica primo dicembre), e prevede un ulteriore test day il 15 febbraio 2014.

Dalle 17 alle 20, infermieri professionali, medici della Clinica delle Malattie Infettive e della Clinica Dermatologica, e volontari saranno disponibili per eseguire il test Hiv con prelievo del sangue e per chiarire ogni dubbio sull’infezione Hiv e sull’Aids, su cui sarà disponibile anche materiale informativo. Sarà sufficiente presentarsi senza prenotazione e un infermiere eseguirà il prelievo. La provetta sarà dotata di codice identificativo anonimo che servirà per ritirare l’esito successivamente presso la Clinica delle Malattie infettive, grazie all’impegno del Dipartimento Interaziendale dei laboratori.

Uno dei problemi più rilevanti relativamente all’infezione da Hiv è la diagnosi in una fase tardiva della malattia, che non sempre consente al soggetto di godere dei benefici della terapia. In caso di diagnosi in fase di Aids, la mortalità si aggira infatti ancora intorno al 20 per cento. Modena non soltanto non fa eccezione ma continua ad avere una prevalenza importante di diagnosi tardive anche in confronto ad altri centri regionali. Le ragioni di questa tendenza sono da ricercare nella mancata percezione del rischio da parte dei soggetti e dei loro medici di famiglia, nella paura dello stigma e nella difficoltà a effettuare il test negli orari del servizio, che tengono conto più dell’organizzazione del lavoro ospedaliero che della disponibilità degli utenti.

“L’idea di portare il counselling per le malattie sessualmente trasmesse e il test per l’infezione da Hiv in ambiti inconsueti come l'Informagiovani ha la finalità di sensibilizzare la popolazione al rischio – spiegano i promotori dell’iniziativa – e di arrivare eventualmente alla diagnosi in una fase asintomatica di malattia. In altre realtà l’esperienza è già collaudata, come ad esempio a Barcellona, dove è stata aperta una struttura permanente nel centro storico per l’effettuazione del test”. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.helpaids.it.

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