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Cronaca Canalchiaro / Largo San Francesco

La storia: "Noi, vittime di un agguato in pieno centro storico"

Mercoledì 26 ottobre, la serata di un gruppo di giovani modenesi è stata rovinata da un gruppo stranieri ubriachi: calci, pugni e bottiglie da tre litri usate come arma da getto. "Tutto questo alle ore 23 in largo San Francesco"

Denti rotti, labbra spaccate, contusioni ed ematomi. Questo è tutto ciò che rimane della tragica notte vissuta da un gruppo di giovani modenesi il 26 ottobre scorso. Una serata che, teoricamente, avrebbe dovuto fare da teatro ad una festa per il diciottesimo compleanno di un amico di Alessandro Anania, 20 anni, il quale ha raccontato come una notte di compagnia e festeggiamenti si sia trasformata in un incubo sottoforma di mega rissa in stile "Gangs of New York": insieme ai suoi amici, è rimasto vittima di un'aggressione da parte di un gruppo di giovani stranieri ubriachi in pieno centro storico.

COMPAGNI DI SBRONZE - Intorno alle 22,30 Alessandro e il suo gruppo erano appena usciti dal ristorante Redecocca, a pochi metri dalla sede della Circoscrizione. Dopo aver recuperato i regali, assieme a due suoi amici si stava recando alla propria auto quando, esattamente di fronte alla chiesa di San Francesco, ha incontrato una decina di conoscenti con cui ha scambiato due parole. Pochi minuti dopo, i giovani sono stati avvicinati da un drappello di cinque ragazzi stranieri ubriachi muniti di zainetti e sacchi a pelo: "Questi - racconta Alessandro - hanno attaccato bottone con un nostro amico chiedendogli se volesse un 'cartone in faccia' che lo 'stonasse per bene'. Con molta educazione, il nostro amico gli rispondeva di no, prima che l'ubriaco calciasse la bici del mio amico e iniziasse a chiedere a tutti noi se ci piacesse quella bici da lui non molto apprezzata". Sotto lo sguardo dei suoi compagni di sbronze, il giovane straniero ha iniziato a dare in escandescenze insultando i presenti per poi tirare un calcio alla scatola di un regalo di compleanno rovesciandola e rompendola: "Aveva scatenato un po' di tensione da parte nostra che gli avevamo chiesto di evitare - continua Alessandro - Già in quel momento, quello più rissoso di tutti voleva alzare le mani, ma è stato spinto via dai suoi amici. Dopo di ché, noi ce ne siamo andati e, lungo la strada, trenta metri più avanti all'ingresso di Calle di Luca, la bici è scivolata dalle mani del nostro amico ed, essendo priva di cavalletto, è caduta". Ed è così che è scoppiato il finimondo.

IL PUGILE - Immediatamente, l'extracomunitario rissoso ritorna sui suoi passi chiedendo per quale motivo la bici fosse stata sbattuta per terra, urlando di volere picchiare tutti. Dal gruppo dei modenesi, emerge un giovane pugile che, puntando sulla propria stazza, ha tentato di dissuadere l'esagitato dall'andare oltre: per tutta risposta, l'ubriaco ha reagito con una testata in bocca e un pugno. "ll nostro amico, sbalordito, si è messo in guardia e ha provato a reagire - prosegue Alessandro - riuscendo a colpirlo con un pugno prima di cadere entrambi a terra avvinghiati in una morsa letale". In quel momento, intervengono entrambe le fazioni per separare i due combattenti, unitamente ad alcuni passanti che, allertati dagli schiamazzi, avevano chiamato la Polizia di Stato. Non soddisfatto di quanto combinato, lo straniero ubriaco ha riaperto le ostilità accanendosi nuovamente sul pugile dando il via ad una rissa furibonda.

RISSA - "Volavano calci e pugni da tutte le parti - racconta sempre Alessandro - un filippino dell'altra 'banda' mi ha lanciato dritto in faccia una bottiglia di tre litri di lambrusco che è sibilita a dieci centrimetri dal mio volto schiantandosi su una Bmw parcheggiata alle mie spalle". La rissa si ingrossa sempre di più e dalle vie limitrofi giungono stranieri muniti di bottiglie di vetro raccolte da cassonetti dei rifiuti ribaltati per l'occasione. A un certo punto, l'extracomunitario più alterato, quello che aveva dato inizio alla rissa, estrae un coltello con lama da 20 centimetri: il giovane, fortunatamente, non ha fatto in tempo ad usarla poiché il rumore delle sirene della Polizia ha posto fine alle ostilità causando un fuggi fuggi generale. "Sono stato inseguito fin sotto casa di mia nonna di via Riccoboni da due stranieri prima che la polizia potesse raggiungerli - continua Alessandro - quattro volanti della Polizia di Stato e due auto dei Carabinieri ci hanno tenuto lì fino all'una: hanno fermato e chiesto i documenti a 15 persone, mentre altre dieci sono riuscite a scappare, tra i quali il filippino che mi ha lanciato la bottiglia in faccia e il nordafricano che ha scatenato la rissa. La cosa incredibile - conclude Alessandro - è che tutto questo è avvenuto alle ore 23 in largo San Francesco".

CONDANNA - Il consigliere comunale Lega Nord Walter Bianchini ha formulato una condanna senza appello per l'episodio di violenza, proponendo provocatoriamente l'istituzione di ronde armate per il centr storico: "Questa volta è andata 'bene' perchè fortunatamente dei passanti sono riusciti ad avvertire in tempo la Polizia, altrimenti ci sarebbe scappato anche l'accoltellamento - ha dichiarato l'esponente del Carroccio - Un fatto di questa entità non è giusto che accada in nessuna parte della città, ci mancherebbe, ma in particolar modo in largo San Francesco, uno dei punti cardine del centro di Modena alle 11 di sera. Credo sia giunta l'ora che i nostri amministratori impugnino il bastone e la smettano con tutte quelle parole rassicuranti che in realtà sono tutte menzogne: è l'ora che l'assessore Marino si muova verso una direzione concreta che potrebbe essere quella di promuovere un gruppo di volontari addestrati che possano circolare armati per il centro storico almeno dalle 21 all'una di notte. Questa è una proposta, ma ce ne sono mille altre L'importante è garantire la sicurezza e che i cittani si possano sentire sicuri di girare liberamente per le strade della propria città".

 

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