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Cronaca Caduti in Guerra / Corso Canalgrande

Corso Canalgrande: falso allarme bomba in Tribunale

Cessato l'allarme in centro storico: un fax aveva annunciato la presenza di più bombe al Palazzo di Giustizia. Evacuata tutta l'area compresa fra via Emilia Centro e il Teatro Comunale Luciano Pavarotti

Come se la città di Modena avesse bisogno di altra tensione, ecco un allarme bomba in pieno centro storico, per la precisione in Corso Canalgrande, sede del Tribunale: transennato il tratto dal Teatro Comunale Luciano Pavarotti e via Emilia Centro, evacuato non solo il Tribunale, ma anche la Procura, l'ufficio sfratti e tutti gli uffici giudiziari presenti lungo la strada. L'allerta è scattata stamattina alle 9.45 quando un fax ha avvertito la Questura di Modena della presenza di più bombe all'interno del Palazzo di Giustizia. Scattate immediatamente le operazioni di evacuazione dell'edificio e delle zone limitrofi: in arrivo gli artificieri, avviate le verifiche del caso in tutti gli stabili. Pare sia stata inviata una lettera di stampo intimidatorio al vicino negozio di musica di via Gherarda, la "Casa della Musica", in cui si annunciava l'esplosione di un ordigno alle ore 10 di stamane. Ulteriori approfondimenti nel corso della giornata.

FALSO ALLARME - Un falso allarme bomba proprio nell'anniversario della strage di Capaci. Non sta vivendo certo un bel momento il territorio modenese ma, almeno, per il centro storico, tutto è bene ciò che finisce bene. Dopo una mattinata di tensione e di controlli da parte dei tecnici della Polizia di Stato, è stata acceratata l'assenza di ordigni esplosivi nei locali del Tribunale di Modena. A fare scattare l'allarme stamattina negli uffici giudiziari è un testo scritto a computer, in italiano sgrammaticato: "Ci sono bombe nelle auto per vendicare i nostri amici, scoppieranno alle 10". Il messaggio è stato inviato ieri sera via fax alla "Casa della Musica" dell'adiacente via Gherarda, laterale di Corso Canalgrande. Gli investigatori indagano ora sugli autori del gesto dimostrativo: tra le piste, si segue quella dell'anarchia, legata alla fallita fuga di alcuni stranieri ospiti del Cie di Modena. Ma non è escluso neppure si tratti di opera della criminalità organizzata. In queste ore, nella aule del tribunale di Modena, era infatti prevista l'udienza di un processo a carico di tre fratelli calabresi accusati di essere vicini alla 'ndrangheta. Alla fine, Corso Canalgrande è stata riaperta al traffico.

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