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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Canaletto

Alluvione Modena, falla chiusa: ora si pensa all'impermeabilizzazione

Chiusa con pietrame la falla sull'argine nella frazione di San Matteo, pompe idrovore al lavoro. Resta ancora attivo il preallarme per Secchia e Panaro. Circa 700 le persone assistite in centri, alberghi e strutture protette

E’ stata chiusa con pietrame, già nelle prime ore di questa mattina, la falla dell’argine del Secchia. Questo ha consentito di migliorare notevolmente la situazione: al momento esce un quantitativo minimo di acqua, e i tecnici di Aipo stanno lavorando per completare l’impermeabilizzazione dell’argine nel più breve tempo possibile. In contemporanea si sta drenando, con le pompe, l’acqua fuoriuscita attraverso la rete dei Consorzi di bonifica.

AIUTI - A oggi sono circa 700 le persone assistite in centri, alberghi e strutture protette. Dai centri logistici della Protezione civile a Bologna e Ferrara si sta lavorando, proprio in queste ore, al trasferimento di materiale di pronto intervento idraulico, soprattutto idrovore, nelle aree colpite dall’alluvione per consentire le operazioni di drenaggio delle acque.

NUMERI - Nella giornata di ieri hanno operato sul campo 123 volontari della Protezione civile, e 20 mezzi. Continuano gli interventi dei Vigili del fuoco, in particolare per il recupero delle persone che sono rimaste nelle loro abitazioni, e per fornire loro i generi di prima necessità. Per qualunque esigenza, l’Agenzia regionale di Protezione civile invita i cittadini a chiamare il Centro di coordinamento di Modena, al numero 059 200200.

POLIZIA LOCALE - Con l’attività di coordinamento prevista dall’apposita legge, la Regione sta operando affinché nelle aree modenesi colpite dalla piena ci sia una sufficiente presenza di agenti di polizia locale, anche con l’apporto dalle altre province, grazie alla collaborazione dei Comuni e delle Unioni di tutto il territorio. Nonostante l’impegno dei Comuni colpiti, che con il coordinamento della Città di Modena hanno mobilitato tutti gli uomini disponibili, serve infatti un supporto per garantire i servizi necessari, attingendo agli oltre 4.000 operatori di polizia locale che operano in Emilia-Romagna. Come già avvenuto nei giorni successivi al terremoto 2012 - quando la Regione mobilitò fino a mille agenti - il Servizio politiche per la sicurezza sta lavorando perché il personale messo a disposizione dai comandi di tutta l’Emilia-Romagna possa essere inviato dove c’è necessità, in modo da garantire la sicurezza dei cittadini, della viabilità e le operazioni di controllo.

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