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Cronaca

Alluvione Modena, lo sfogo di una residente di Bastiglia

Patrizia Monari scrive una lettera a ModenaToday per raccontare la propria esperienza di alluvionata: "Da sempre si è saputo della presenza delle nutrie sugli argini e ci sono sempre stati addetti che hanno vigilato poco"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Vorrei provare a scrivere due righe per fare il punto della situazione, cercando di rimanere il più obbiettiva possibile. Mi rivolgo alle istituzioni, da quelle più vicine (in termine di km)  a noi alluvionati, a quelle più lontane (o in alto, se volete). Premetto che la mia ignoranza in termini  legali, burocratici e, soprattutto, geologici...è abissale tanto quanto la disperazione della gente alluvionata, ma davanti a questo disastro ho ascoltato parecchie persone, vecchi per lo più, e mi sono documentata. Ho letto, forse in modo superficiale, che un tempo...i nostri nonni, pur non essendo pagati da nessuno, pulivano gli argini, i campi attorno, e monitoravano spesso la situazione dei livelli dei fiumi, dei canali e della terra. I nostri nonni erano una comunità attiva, senza lamentarsi mai, senza scaricare colpe. Si rimboccavano le maniche e collaboravano con chi, in realtà, era tenuto a garantire l'incolumità delle nostre terre e delle nostre genti.

Ho sentito che DA SEMPRE...ci sono nutrie e altri animali che fanno tane nel sottosuolo e buchi vicino o dentro agl'argini.

Ho sentito che c'erano persone pagate (poco), che vivevano sugl'argini apposta per evitare che nutrie, e altri animali, diventassero il capo espiatorio di disastri come quello avvenuto lo scorso 19 Gennaio e ancora in corso; come Giovanardi e altri esimi e saccenti politici ci vorrebbero far credere. Mi hanno detto che almeno una volta all'anno, venivano rimboccati gli argini, venivano puliti i fondali di fiumi e canali, svuotandoli e facendo la dovuta manutenzione. Questo...non solo con le forze economiche e fisiche dello stato, ma anche con l'aiuto di volonterosi cittadini che, senza null'altro volere che una propria soddisfazione personale, si rimboccavano le maniche e aiutavano, sgravando, in parte, l'onere totale alle amministrazioni locali.

Ora....ho anche saputo che dal 2002, le persone che vigilavano gli argini abitandoci sopra o a fianco, sono state esonerate e fatte "sparire".

Ho saputo che queste persone, non servivano più : si dovevano fare tagli alle spese (regionali o locali ???).

Ho saputo che da anni, chi abita vicino agl'argini, NON vede fare manutenzione alle sponde di Secchia e Panaro.

Ho saputo che le nutrie sono aumentate, e che anche l'AIPO sapeva dell'enorme numero di animali che popolava le sponde dei nostri canali e fiumi.

Ho saputo che molti degl'anziani che un tempo aiutavano gratuitamente per monitorare gli argini, sono diventati troppo anziani...per spalare terra.

Ho saputo che i loro figli, o nipoti, sono diventati troppo altezzosi e polemici, per rimboccarsi le maniche e far parte di una comunità attiva.

Ho saputo che lo Stato, dagl'anni 50' ad oggi, si è ABITUATO a quella società di persone che, avendo vissuto il dopo guerra, non chiedeva...ma FACEVA.

Ora...forse passerò per presuntuosa ma vorrei provare a dare un giudizio clinico psicologico di tutto questo:

Se è vero che noi generazione di figli e nipoti di persone volenterose ci siamo appoggiati un po' troppo pretendendo e basta, è anche vero che VOI STATO...ve ne siete approfittati, dei nostri nonni e dei nostri genitori.

Vi siete appoggiati sulle spalle di brava gente che null'altro chiedeva che una vita dignitosa: un lavoro, una casa e due soldi messi in banca per le emergenze.

Quella vita dignitosa di cui parlava il Presidente Pertini ( perché, per me...rimarrà a vita l'unico e solo presidente che si possa rispettare ! ). Una vita dignitosa che da anni nessuno ha più.

Una vita dignitosa che permette alle famiglie di sorridere la Domenica a pranzo, davanti a un piatto di pasta e ad una torta appena sfornata.

Una vita dignitosa che permette a un nonno di fare una passeggiata col nipotino e comperargli in edicola in giornalino da 2euro, per farlo contento.

Una vita dignitosa che permette a un padre di sorridere ai figli, la sera, quando torna a casa esausto dopo una giornata di lavoro. Ma felice, perché consapevole che QUEL lavoro ce l'ha...e con QUEL lavoro, può garantire ai figli di poter mangiare, studiare e, perché no...comperarsi un vestito per andare a cena un Sabato sera.

Una vita dignitosa quanto basta per permettere ad una madre di comperare un cappotto nuovo e caldo a un figlio, le medicine quando servono, una visita urgente senza aspettare MESI attraverso una sanità che NON funziona; una madre che può andare a fare la spesa senza dover prima contare i centesimi rimasti qui e la in casa; una madre che può comperare i libri ai figli, un quaderno di ricambio quando serve, i pennarelli nuovi invece di tentare il trucco dell'alcool nelle cartucce secche, e una merenda sostanziosa per spezzare sei ore di scuola.

Una madre che non rinuncia a curarsi per pagare gli studi ai figli, ma che si cura consapevole che i figli abbiano tutto il necessario per affrontare il loro futuro in modo sereno.

Quella vita dignitosa di cui parlava il Presidente Pertini, non era LA VITA di molti politici che hanno ville in Sardegna e attici a Roma e aumentano le tasse alla brava gente per un terremoto, ma era una vita semplice, fatta di piccole cose e tanti sorrisi...dovuti alla consapevolezza di avere le spalle coperte da uno Stato votato per garantire al popolo di poter dormire la notte, senza preoccuparsi di catastrofi tali da potergli spazzare via per sempre i ricordi di tutta una vita.

E invece no... Non è così che il "mio" popolo vive.

O almeno, non è PIU' così che il "mio" popolo vive !

Cari Signori incravattati e nascosti dietro alle nutrie, vorrei farvi presente che, oltre al tasso di disoccupazione in gran parte da voi causato, oltre ai danni del terremoto ed ora dell'alluvione, ci avevate GIA' messi sul lastrico, con le tasse e una burocrazia ignobile e insostenibile.

Vorrei ricordarvi che NOI..la fila agli sportelli delle poste, delle banche, degl'enti pubblici, a differenza vostra, l'abbiamo sempre fatta RINUNCIANDO spesso a giorni di lavoro NON pagati, o pagati male...

Giorni di lavoro in meno che andavano a gravare sul già esile stipendio che i pochi ancora ricevevano.

VOI NO. A voi è tutto semplificato.

Vorrei ricordarvi che i nostri figli, non avevano TUTTE le ore garantite a scuola, (molti professori, in assenza, non vengono sostituiti con supplenze e le aule rimangono VUOTE, prive di cultura!).

I vostri figli NO...Potete permettervi scuole private.

Vorrei ricordarvi che per una TAC anche urgente, se va bene c'è un'attesa di quasi due mesi. Se va male anche di un anno. VOI NO...voi potete permettervi la sanità GRATUITA e IMMEDIATA !

Vorrei ricordarvi che NOI...le auto, le paghiamo. A VOI LE PAGHIAMO NOI,con tanto di autista !

Vorrei ricordarvi che NOI.. le case, le paghiamo ! VOI avete alloggi gratuiti...volendo, ma con gli stipendi che NOI vi paghiamo, potete permettervi muri SICURI ovunque.

Vorrei ricordarvi che A NOI..le banche, senza uno stipendio FISSO..non ci danno mutui ne finanziamenti... A VOI, vi aprono anche di Domenica, e vi danno contanti sulla fiducia ! (di chi?)

E potrei continuare all'infinito...ma mi fermo qui per arrivare al dunque.

E allora....dunque:

il mio piccolo e meraviglioso paesino, che si chiama Bastiglia (ve lo scrivo perché penso che in molti di voi, come noi, non l' abbiano neanche sentito nominare nei Tg nazionali...forse su vostra richiesta, visto che a breve ci saranno le amministrative!), dicevo..il mio piccolo paesino,

è raso al suolo. Con lui...centinaia di famiglie che hanno perso TUTTO.

Qui non è una grande città, la dove ci sono palazzi di 4/5 piani.

Qui sono tutte piccole casine, costruite con fatica e tanto amore, in cui si abita a PIAN TERRENO.

Sapete cosa significa quando qualcosa come oltre un metro di fango entra dentro ad un'abitazione ?

Significa che la dove prima, la Domenica a pranzo, ci si sedeva in famiglia per tirare un sospiro di sollievo dopo una settimana di sudore, non c'è più una cucina in cui preparare un piatto di pasta, e un tavolo per sedersi.

Significa che dove la prima c'era un divano e una televisione in cui riposarsi la sera, non c'è altro che sporco e umidità...assieme a ricordi da buttare e lacrime che non riescono più ad uscire.

Significa che dove la prima c'erano le fotografie di tutta una vita, ora ci sono solo sacchi del pattume, (che pagheremo con l'ennesimo aumento della Tares...giusto? ).

Significa che dove la prima c'erano le camerette dei bimbi con i giochi comperati con le tredicesime a Natale, ora ci sono solo muri sporchi, bambini con il vuoto negl'occhi...e tante domande a cui i genitori non sanno rispondere.

Significa che non c'è neanche più un water in cui andare a pisciare, o un box doccia in cui lavarsi dalla melma uscita da quegl' argini mangiati dalle nutrie ( voi ci insegnate!).

Significa che non ci sono più scarpe per scaldarsi i piedi, ora che nevica.

Significa che non ci sono più auto con cui andare al LAVORO !!!

Io mi chiedo: è colpa del fatto che la nostra generazione non ha seguito il bellissimo esempio dei nostri nonni e genitori, facendo quello che avrebbe dovuto fare lo stato ? O è colpa di uno Stato che preferisce garantire ai propri parenti e famigliari una vita sopra alle righe fatta di lussi e facilitazioni a scapito della gente oramai arresa alle vostre negligenze ?

Voglio provare ad essere come mio padre, per una volta, e dare la colpa ad entrambe le parti.
E allora...sgrido me stessa, e la mia generazione, per le troppe polemiche e i pochi fatti.
Ma poi....fatto questo, mi inkazzo con VOI.
Parlare di nutrie, quando NOI TUTTI qui sappiamo che la colpa dell'alluvione, per gran parte, è di una mancata sorveglianza e pulizia di letti e argini di Secchia e Panaro, è una presa per il culo !
Parlare di PROROGA di 6 MESI per le tasse, quando qui c'è chi ha perso TUTTO, lavoro compreso, è una presa per il culo !
Parlare di LISTA DEI DANNI IMMEDIATA da consegnare al comune di riferimento, quando qui c'è gente sotto schok che non sa cosa deve fare o a chi credere, e piange mentre è ancora intenta a cercare di capire come vivere OGGI, è una presa per il culo !

Io, fossi in voi...cari politici che state per affrontare le amministrative, lascerei tutto quello che sto facendo, per dedicarmi ESCLUSIVAMENTE e IMMEDIATAMENTE agli alluvionati:
1) Le auto : chi ha perso le auto, ha diritto a un rimborso forfettario IMMEDIATO che gli consenta di poter andare a lavorare !
2) Chi ha perso TUTTI i mobili, ha diritto a un rimborso IMMEDIATO che gli consenta di comperarsi una cucina in cui mangiare e un letto in cui dormire.
3) TUTTI gli alluvionati, hanno DIRITTO a NON pagare le tasse di luce, gas e acqua, almeno per Gennaio e Febbraio 2014, e pagare le tasse dei mesi che vanno da Marzo a Giugno 2014,

dopo Settembre 2014.

Scusate ma, sinceramente, di come farete a far questo, a me frega zero.

Come credo non freghi nulla a tutti i miei compaesani.
Sappiamo... (LO SAPPIAMO !!! ), che volendo, i soldi per questi tre punti, LI AVETE !!!
Fossi in voi, cari politici in procinto di elezioni amministrative, li tirerei fuori.
E non in Primavera, o in Estate : ADESSO !!!
La lista dei danni...ve la diamo...tranquilli.
Ammontano a molto, ma molto di più di quello che spendereste con i tre punti scritti sopra.

Io non sono nessuno, non ho studiato scienze politiche e non sono un avvocato difensore ma, al vostro posto, mi starei già cercando un lavoro alternativo alla politica...se consapevole di non poter fare SUBITO ( e ho scritto FARE...non DIRE), un azione significativa per ogni singola famiglia che, oggi, (OGGI!), non ha neanche più un numero civico a cui fare riferimento.

Voi sapete dove abitate: molta gente qui non lo sa più.
Ma siamo Italiani, e abbiamo diritto ad una vita dignitosa.
Il vostro compito, è quello di garantircela.

Spero che tra le macerie di questa foto, non ci siano i ricordi e le fatiche di una vita dei vostri figli.
A differenza nostra.

Cordiali saluti.

Monari Patrizia.
(Una Bastigliese - Un'Emiliana - Un'Italiana)

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