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Alluvione Modena, sette giorni di tempo per salvare il lambrusco

Coldiretti lancia l'allarme per quanto riguarda i vigneti che producono il Lambrusco doc, ma anche per i filari di pere Igp. L'associazione: "Dichiarare immediatamente stato di emergenza per aiutare le imprese agricole"

Già nei giorni scorsi le associazioni di categoria degli agricoltori e degli allevatori avevano lanciato l'allarme, denunciando danni alle imprese agricole ben superiori a quelli causati dal sisma del 2012. Ora il problema diventa ancora più puntuale e riguarda le eccellenze – anche economiche – del nostro territorio. Infatti, per salvare i vigneti di Lambrusco Doc e le pere Igp i terreni alluvionati nella provincia di Modena devono esser riportati all’asciutto entro al massimo una settimana in modo da scongiurare l’asfissia delle radici e la morte delle piante. 

É la Coldiretti a lanciare l’allarme sugli effetti dell’alluvione provocata dalla rotta del secchia in provincia di Modena con oltre 600 le aziende agricole coinvolte e 10mila ettari di terreni agricoli allagati. “Sott’acqua – sottolinea la Coldiretti - sono finiti soprattutto seminativi che sono andati purtroppo già completamente perduti ma anche un migliaio di ettari di alberi da frutta e viti pregiate la cui sopravvivenza dipende dalla velocità con cui si riuscirà a riportare i terreni all’asciutto. É dunque corsa contro il tempo da parte dei consorzi di bonifica che - precisa la Coldiretti - hanno messo a disposizione tutti i loro mezzi per cercare di pompare l’acqua via dai campi”. 

“É indispensabile – conclude la Coldiretti - dichiarare al più presto lo stato di emergenza per avere risorse ad hoc per interventi immediati delle imprese alle quali va garantita l’immediata a sospensione dei contributi fiscali e previdenziali per la ripartenza dopo due calamità, dal terremoto all’alluvione”.

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