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Cronaca

Giovani e droga. Andrea De Carlo ne parla in "Bianca Neve" e con gli studenti modenesi

Secondo appuntamento di Andrea De Carlo e del suo libro "Bianca Neve" con gli studenti delle scuole superiori per parlare del mondo della droga. Questa volta incontrerà gli studenti del Liceo Tassoni al cinema Raffaello

Dopo il successo dell'incontro con l'Istituto Selmi di Modena, il giovane scrittore modenese Andrea De Carlo torna a raccontare il suo libro "Bianca Neve" agli studenti, questa volta del Liceo Scentifico Alessandro Tassoni, raccontando il mondo della droga grazie ad una narrazione piacevole, ma al tempo stesso pervasiva. All'appuntamento mattutino del 21 Dicembre mattina presso il cinema Raffaello, interveranno insieme a De Carlo, anche Andrea Pisanelli, il Commissario della Polizia Municipale, e Claudio Ferretti, responsabile Sert di Modena. Un incontro analogo ha già coinvolto gli studenti del Selmi lo scorso 12 dicembre al Forum Monzani.

LA NOSTRA VIDEO-INTERVISTA ALLO SCRITTORE

Ecco cosa ci ha raccontato Andrea De Carlo della sua esperienza davanti al giovane pubblico dell'Istituto Selmi:

Com'è andato l'incontro con l''istituto Selmi?

L'idea di poter incontrare gli studenti si è sviluppata di pari passo con la stesura del libro. Man mano che il romanzo prendeva forma, ha preso corpo la pensata di creare un bel legame di dialogo e prevenzione con le scuole medie e superiori di Modena, e devo dire con piacere che ho trovato apprezzabilissima l'apertura da parte dei dirigenti e dei rappresentanti degli studenti di voler parlare di questi temi in modo alternativo e non tradizionale. Assieme al Commissario della Polizia Municipale di Modena, Andrea Piselli, e la Dottoressa del Ser.T Maria Rosa Morandi siamo partiti dal Selmi, perché per me ha un valore affettivo, in quanto si tratta dell'istituto che frequento. La risposta dei ragazzi è stata bellissima, partecipazione numerica veramente elevata. Veramente un momento di confronto emozionante quello del Monzani.

Secondo te il libro può essere un mezzo per raccontare il mondo della droga?

Il libro da solo non penso possa essere usato come strumento per raccontare il mondo della droga. Io sono uno studente delle scuole superiori, non ho studiato approfonditamente questi temi, per cui non c'è mai stato l'obiettivo di fare di questo romanzo un testo a cui attingere per analizzare o studiare il macro-argomento droga-giovani. La mia speranza è che Bianca Neve possa essere un modo per aprire un bel dialogo con ragazzi e genitori, per tornare a parlarci face to face, non solo attraverso WhatsApp, suscitando in noi punti di domanda per conoscerci meglio. Anche perché è vero che il libro tratta di droga, ma il vero scopo è parlare dei giovani attraverso la droga: la droga in questo libro è un mezzo per aprire un canale di comunicazione, non un fine.

Degli argomenti inerenti al mondo della droga, secondo te quale situazione è più interessante per i giovani?

Ho visto i ragazzi in generale molto interessati. Alle medie è chiaro che la soglia di attenzione è meno alta rispetto alle superiori, ma quello che mi ha stupito è stata la voglia di immergersi nel tema con passione e altrettanta curiosità di comprendere le dinamiche e difendere sulle dipendenze in generale. Credo siano momenti unici quelli che stiamo vivendo assieme, perché sempre insieme, confrontandoci, ci scopriamo vulnerabili e allo stesso tempo unici, riducendo così un minimo il rischio di stare male con se stessi/ con gli altri e innescare meccanismi di dipendenza.

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