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Tribunale ecclesiastico: matrimoni più litigiosi e cause più lunghe

Mons. Vittorino Tazzioli è il Vicario giudiziale che segue il Tribunale incaricato di valutare l'annullamento dei matrimoni. Commentando i dati del nuovo anno giudiziario, Tazzioli sottolinea: “ Tanto egoismo, immaturità ed estrema fragilità dei coniugi”

Anche per il Tribunale Ecclesiastico Regionale Emiliano, con sede a Modena, si è tenuta l'inaugurazione dell'anno giudiziario: un'occasione per fornire i numeri di un'attività lontana dai riflettori della cronaca e per raccogliere alcune riflessioni. Mons. Vittorino Tazzioli, il vicario giudiziale, esordisce con uno spaccato dell'attività: “Temevo, vista la tendenza costante degli ultimi anni, un ulteriore calo del numero di cause presentate, ma non si è verificato. Continua invece a diminuire il numero delle sentenze, le cause sono sempre più complesse, litigiose e faticose di anno in anno. Fino a pochi anni fa – spiega il prelato – in 6 mesi era possibile chiudere una causa, erano tra 40 e 50 l’anno quelle più rapide, mentre ora sono solo 12; la durata media di una causa è passata a 353 giorni". 

Alcuni numeri: 146 le cause entrate nel 2013, 128 quelle pendenti dall’anno precedente. A fine anno 274 trattate complessivamente, in lieve calo  rispetto alle 283 del 2012: di queste 134 definite con sentenza, anch’esse in calo. Tre le cause abbandonate o sospese, 137 quelle espletate complessivamente, ne restano 137 pendenti a fine anno. Insomma, anche la giustizia ecclesiastica non brilla certo per tempi fulminei. É bene precisare che il Tribunale con sede a Modena tratta unicamente le cause di nullità del matrimonio nel primo grado di giudizio, per il territorio delle diocesi di Modena-Nonantola, Carpi, Reggio Emilia-Guastalla, Parma, Fidenza e Piacenza-Bobbio. L’appello, nei casi in cui risulta necessario, si svolge invece a Bologna, presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Flaminio. 

Non ci sono grandi novità  per quanto concerne i capi di nullità  delle sentenze definite, come spiega mons. Tazzioli: “Egoismo, immaturità ed estrema fragilità dei coniugi  sono evidenti, anche a 30 anni permangono atteggiamenti da bambini: molti  giovani sono abituati ad avere subito tutto, senza la capacità di mantenere a lungo un impegno. Certi comportamenti impediscono  di costruire una vita di coppia, impegno faticoso e non facile. Gli avvocati – tiene a precisare don Tazzioli – devono attenersi alle tariffe stabilite dalla Cei, il tribunale è aperto al gratuito patrocinio. Importanti, anche se di numero minore, le consulenze gratuite che gli avvocati offrono alle persone, per orientarle all’accesso al Tribunale, al fine di sfatare il pregiudizio duro a morire  sui costi  eccessivi  di una causa presso il tribunale stesso".

L’Albo degli avvocati presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Emiliano comprende 32 professionisti; moti di loro sono anche avvocati  rotali, possono quindi patrocinare in tutti i tribunali della Chiesa. Per un accordo tra i due vescovi, sottoscritto dai presidenti, gli avvocati del tribunale di Modena possono patrocinare  presso  quello di Bologna e viceversa. Il costo della causa, per l’attore della causa presso il Tribunale, è di € 525, la metà per la parte convenuta: il costo è stabilito dalla Conferenza Episcopale Italiana. Gli  onorari degli avvocati sono stati stabiliti da un decreto della CEI del 2011. Per il processo di primo grado e per il processo d’appello si va da un minimo di € 1.575 ad un massimo di € 2992.

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