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Cronaca

"Scusi, ce li ha 10 euro?", quando sono gli anziani a improvvisarsi truffatori

È solita muoversi con disinvoltura tra la città e la provincia un'attempata, ma abile truffatrice che, inventandosi storie atte ad impietosire gli interlocutori, cerca di farsi consegnare qualche soldo

Un metro e cinquanta circa, caschetto bianco, qualche ruga e occhi segnati dalla vecchiaia: sembra la descrizione di una dolce nonna, invece è l'identikit di un'abile truffatrice che si aggira per negozi del centro storico, con escursioni anche in provincia, cercando di sbarcare il lunario da furbastra.

“Sono di Castelfranco, mio marito mi ha accompagnata ad una visita poi ha fatto un incidente e mi ha appena telefonato per dirmi che ora è ricoverato a Reggio Emilia”, racconta con voce rotta e tono agitato per impietosire l'interlocutore. “Io sono uscita senza portafogli, può aiutarmi prestandomi dieci euro per raggiungere mio marito a Reggio? Domani torno e glieli restituisco”, garantisce poi. Chi starebbe a fare caso che la storia non regge e negherebbe l'aiuto alla signora? Probabilmente nessuno. Ma la signora l'indomani non tornerà nel negozio e non restituirà i soldi. A chi prova ad offrirle altri aiuti risponde in modo seccato, insiste nel non voler essere accompagnata, ad esempio. La crisi, si sa, si fa sentire, ma attenzione a non farsi ingannare e a segnalare immediatamente episodi sospetti alle autorità competenti.

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