Tribunale Ecclesiastico, si apre l'anno con un nuovo Vicario Giudiziale
L'organo della Chiesa cattolica con sede a Modena mantiene un'attività costante, trattando ogni anno circa 200 casi di annullamento del matrimonio. A mons. Casini la direzione dopo ben 18 anni di vicariato di mons. Tazzioli
Questa mattina si è aperto ufficialmente l'anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico, l'organo della Chiesa cattolica che ha sede a Modena e serve anche i territori delle province emiliane. Presenti in seminario i i vescovi mons. Solmi, mons. Cavina e mons. Camisasca, Il Prefetto Maria Patrizia Paba, e il dott. Zanichelli, presidente del Tribunale civile, ma anche gli avvocati e i notai che partecipano prestando il gratuito patrocinio alle cause.
Nel corso della cerimonia è stata annunciata la grande novità: mons. Vittorino Tazzioli, da settembre 1968 alla guida del Tribunale, sarà sostituito, da oggi, da mons. Sergio Casini, nuovo Vicario Giudiziale. Don Vittorino in qualità di Emerito porterà a conclusione le cause a lui affidate e - ci si augura - non farà mancare al Tribunale la sua competenza.
Come di consueto sono stati illustrati i dati sulle cause trattate, circa l'annullamento dei matrimoni. "Vediamo arrestato il trend negativo – ha affermato Tazzioli - degli anni 2010 e 2011, come mostrano anche i primi due mesi dell'anno. Questo non ha un grande riflesso sui capi di nullità: le ragioni rimangono analoghe a quelle degli anni scorsi, principalmente l'esclusione della prole, dell'indissolubilità del matrimonio, il difetto di discrezione nel giudizio e l'incapacità di assunzione degli oneri del matrimonio". Si tratta persone incapaci di capire che cosa è il matrimonio cristiano, oppure, anche se lo capiscono, di viverlo appieno.
"Rileviamo ancora la grande litigiosità delle parti, le cause sono sempre lunghe e faticose, dallo svolgimento complesso". E anche per i giovani cresciuti in parrocchia il cambiamento di mentalità sul matrimonio è evidente. "Quale avvenire per il nostro Tribunale? La crisi del matrimonio è evidente, il numero delle celebrazioni, sa religiose che civili, sta calando, quindi forse in futuro diminuiranno anche le cause. La fragilità delle persone, degli impegni e dei sentimenti, si riflette anche sul matrimonio".
Il Tribunale ha sede a Modena e tratta unicamente le cause di nullità del matrimonio nel primo grado di giudizio, per il territorio delle diocesi di Modena-Nonantola, Carpi, Reggio Emilia-Guastalla, Parma, Fidenza e Piacenza-Bobbio. L’appello, nei casi in cui risulta necessario, si svolge invece a Bologna, presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Flaminio. Il costo della causa, per l’attore della causa presso il Tribunale, è di € 525, la metà per la parte convenuta: il costo è stabilito dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Gli onorari degli avvocati sono stati stabiliti da un decreto della CEI del 2011. Per il processo di primo grado e per il processo d’appello si va da un minimo di € 1.575 ad un massimo di € 2992.