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Cronaca

Sei rapine in otto ore sotto l'effetto di cocaina, presi due banditi

Grazie ad un attento presidio del territorio i Carabinieri sono riusciti a identificare una coppia di banditi, protagonisti di una scorribanda tra bar e negozi di mezza provincia, da Formigine e Camposanto. Armati di coltello utilizzavano sempre la stessa tecnica

Nelle ultime 48 ore le pagine della cronaca modenese avevano visto un fiorire di rapine ai danni di locali pubblici e negozi: un uomo armato di coltello aveva seminato il panico in diversi esercizi, intascando alcune migliaia di euro di bottino. Ieri sera, grazie ad una brillante e rapida indagine dei Carabinieri è stato possibile chiudere il cerchio intorno a questo malvivente e al suo complice, attribuendo al duo criminale tutta una serie di colpi che potevano sembrare scollegati fra di loro.

LA TECNICA – Tutte le rapine avevano un fattore comune: un uomo con il volto parzialmente coperto entrava nel locale mostrando un coltellaccio da cucina, minacciava cassiere e dipendenti facendosi consegnare i contanti. Poi usciva senza colpo ferire e si allontanava a bordo di un furgone, un Fiat Fiorino, guidato da un complice che attendeva all'esterno come "palo".

LA SEQUENZA – Tutto è partito da Modena, presso il bar L'Altro Cafè di via Canaletto Sud, dove intorno alle 15 del 19 gennaio è stato effettuata la prima rapina. Seconda tappa Bomporto, con lo stesso copione che aveva fruttato 100 euro al bar tabaccheria della Pietrina. La coppia si è poi spostata a Carpi, rubando 1.000 euro al supermercato In's di via Manzoni, per poi proseguire di nuovo verso sud e rapinare il negozio di animali Dog&Company di via Giardini a Formigine intorno alle ore 19. I due sono rientrati verso la Bassa, concedendosi un intermezzo nella zona di Cavezzo, dove i Carabinieri hanno accertato un rifornimento di alcune dosi di cocaina da uno spacciatore extracomunitario. Di Sotto l'effetto della droga hanno fatto rotta verso San Prospero alle ore 22, ma il tentativo al bar della frazione di San Lorenzo è andato a vuoto. Stessa sorte per l'ultimo colpo, quando ormai era passata la mezzanotte, ai danni del bar July di Camposanto, dal quale sono stati allontanati grazie alla reazione del gestore e di alcuni clienti.

L'INDAGINE – E' stato proprio il veicolo – il Fiorino bianco – a permettere di risalire all'identità dei due rapinatori. L'intuizione si deve al maresciallo a acapo della stazione dei Carabinieri di San Prospero, che la sera precedente alla scorribanda aveva notato quel furgone aggirarsi in maniera sospetta per il paese e aveva preso nota del fatto. I diversi sopralluoghi nei locali rapinati avevano poi permesso di associare il volto del rapinatore alla proprietà di quel mezzo. Al resto hanno pensato le testimonianze e i tradizionali metodi di indagine degli investigatori dell'Arma. IMG-20170121-WA0004-2

I FERMATI – Nella tarda serata di ieri i Carabinieri hanno quindi effettuato due blitz nelle abitazioni dei sospettati. Si tratta di P.I. un 38enne residente a Bomporto e di V.F., un 27enne di San Prospero, figlio del proprietario del Fiorino (estraneo alle gesta criminali del  giovane). Entrambi italiani, nati e cresciuti in zona, si erano già distinti in passato per alcuni fatti delittuosi ed erano quindi ben inseriti negli archivi delle forze dell'ordine. I Carabinieri hanno anche appurato che i due erano pronti a fuggire, probabilmente dopo aver messo a segno qualche altro colpo nella giornata di oggi per raggranellare qualcosa in più dei 2.500 euro circa che avevano rubato nelle otto ore precedenti. I due si trovano in stato di fermo con l'accusa di rapina aggravata e continuata.

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