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Cronaca

Omicidio di Alice Neri, il 29enne tunisino arrestato questa mattina in Francia

Eseguito il mandato di cattura internazionale a carico di Mohamed Bedoui Gaaloul, rintracciato oggi a Mulhouse, nel sud della Francia nei pressi del confine con la Svizzera

Si è conclusa nella mattinata di oggi la latitanza di Mohamed Bedoui Gaaloul, il 29enne tunisino ricercato per la presunta implicazione nell'omicidio della 32enne Alice Neri. Oggi infatti, il personale del Servizio di Polizia Giudiziaria del Commissariato della cittadina francese di Mulhouse, con il supporto della Brigata di Ricerca e Intervento di Strasburgo, ha proceduto alla cattura dello straniero.

Il giovane risulta indagato e gravemente indiziato del delitto della mamma di Ravarino, avvenuto il 18 novembre scorso a Concordia. L'arrestato è destinatario di Mandato di Arresto Europeo emesso il 30 novembre 2022 dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica avanzata in data 28 novembre 2022.

Bedoui Gaaloul era attivamente ricercato in Europa attraverso la proficua collaborazione fornita da EUROJUST, in persona del membro italiano e del suo staff, il cui contributo è risultato indispensabile ai fini dell'attivazione della cooperazione giudiziaria e di polizia, assicurata mediante il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia con Francia, Svizzera, Grecia, Germania e Paesi Bassi. Alla fine è stato rintracciato a Mulhouse, città di confine tra Francia Svizzera e Germania.

"L'intervento odierno - si legge in una nota della Procura - consegue alle serrate indagini dirette e coordinate da questa Procura e delegate al Nucleo Investigativo Carabinieri di Modena, i cui ufficiali ed agenti di Polizia Giudiziaria, più volte in questi giorni, regolarmente autorizzati dalle competenti Autorità, si sono recati in Francia e Germania per collaborare con i collaterali organi di polizia per il rintraccio del fuggitivo".

I sospetti

Il 29enne nordafricano sarebbe stato l'ultimo ad avere un contatto con la donna quando era ancora in vita. L'approccio sarebbe avvenuto all'uscita dallo Smart Cafè, dove entrambi avevano passato la serata di giovedì, seppur in modo separato. Si ipotizza che Mohamed e Alice si siano allontanati insieme sull'auto di lei, in direzione di Vallalta di Concordia, dove il 29enne risiedeva. Poi il buio.

Il magrebino ha dichiarato di essere salito a bordo dell'auto con una ragazza bionda che non conosceva, di essere arrivato a casa e di essere andato a letto. C'è invece chi sostiene che i due si conoscessero e si frequentassero, ma non si hanno conferme in tal senso.

Pare ormai evidente che i due si siano allontanati insieme verso Vallalta prima della tragica fine della 32enne, così come è altrettanto chiaro che la versione fornita dallo straniero e dai suoi famigliari – compresa la neo-moglie di origine greca – scricchiolino d fronte ad alcune evidenze. Tuttavia, al momento non si conosce la dinamica di quanto può essere accaduto nelle prime ore del 18 novembre e in quelle seguenti, fino al ritrovamento del corpo.

C'è poi il fattore della fuga dall'Italia nel giorno successivo al delitto, che certo non gioca a favore dell'indagato, che ora potrà essere interrogato dagli inquirenti.

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