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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sgominata banda dedita ai furti in villa, un arresto anche a Modena

Un gruppo criminale di matrice albanese, altamente specializzato, è stato incastrato dalle indagini dei Carabinieri di Piacenza. Tra gli stranieri finiti in carcere anche uno con base nel nostro territorio

Nelle scorse ore i Carabinieri di Piacenza hanno sgominato una potente e pericolosa banda criminale che ha commesso decine di furti in villa (15 solo quelli accertati, ma si parla di altre decine) per più di un milione di euro. Tutta la refurtiva (gioielli, orologi, contanti, quadri, pellicce) veniva ricettata poche ore dopo i colpi nel Milanese.

Sei sono in carcere, due ai domiciliari e due sono al momento ancora ricercati. I militari, con l'ausilio di un'unità cinofila di Bologna e dei carabinieri del Radiomobile, li hanno arrestati nei giorni scorsi. Si tratta di due italiani di 56 e 66 anni, di un romeno di 30 anni e di sette albanesi di età compresa tra i 41 e 27 anni, tutti con precedenti specifici, quasi tutti irregolari, uno anche colpito da un ordine di espulsione mai ottemperato. Uno di loro è stato arrestato a Modena, un altro a Brescia e gli altri nel piacentino.

«Ogni sera - fanno sapere dalla Procura di Piacenza - uscivano per compiere furti, prima, durante il giorno avvenivano sopralluoghi per capire quale casa saccheggiare. Il capo Shkelzen Avram un 33enne albanese, chiamato dai suoi uomini "Dracula", è una figura di un elevato spessore criminale. Si tratta di persone senza scrupoli che agivano in modo chirurgico: sapevano quello che facevano e sapevano farlo muovendosi nell'ombra, di qui il nome Ghost, dato all'operazione». I due italiani erano basisti e fornivano supporto logistico, Dracula li coordinava e gli altri, la manovalanza, erano gli autori materiali dei maxi colpi.

«Siamo molto soddisfatti - ha commentato il comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Corrado Scattaretico -. I miei uomini hanno lavorato spesso 24 ore al giorno senza mai lesinare impegno e dedizione. La giustizia è lenta ma quando arriva poi non ce n'è più per nessuno. Abbiamo reso un buon servizio alla cittadinanza, un atto dovuto a tutti quei cittadini che sono stati derubati e violati nelle loro abitazioni e a tutti quelli che nei mesi ci hanno aiutato e sollecitato».

(da IlPiacenza.it
 

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