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Cronaca Castelfranco Emilia

Operazione antidroga a Bologna, in manette un fornitore con base a Castelfranco Emilia

Complessivamente sono state arrestate in flagranza di reato 14 persone, sequestrati oltre 2 kg di cocaina, 23 kg di hashish e 20mila euro in contanti

Questa mattina la Squadra Mobile di Bologna ha eseguito 15 misure di custodia cautelare, 13 delle quali in carcere, sgominando di fatto una rete di spaccio di droga che operava in città. L'inchiesta ha portato ad indagare complessivamente 24 persone, 22 cittadini marocchini e 2 italiani, tutti spacciatori molto attivi nella città di Bologna e in tutta l’area metropolitana.

L’attività di indagine ha preso il via in seguito alla morte per overdose di una ragazza italiana dopo che la stessa aveva acquistato della sostanza stupefacente in Piazza Aldrovandi nel mese di agosto del 2019. L’attività di indagine, che ha avuto inizio ad agosto del 2019 e si è conclusa nel mese di maggio del 2020, è stata portata avanti con intercettazioni telefoniche, sistemi di localizzazione GPS uniti a numerosissimi e costanti servizi di pedinamento ed osservazione che hanno portato all’attento monitoraggio degli indagati e alla scoperta dei nascondigli dello stupefacente.

La ramificazione delle operazioni di intercettazione ha permesso di far emergere una serie di spacciatori, per lo più originari del Marocco, dediti al traffico di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente, principalmente cocaina e hashish, attivi in tutta l’area metropolitana di Bologna. I vari spacciatori sono risultati attivi in diverse zone della città, tra cui la zona universitaria e il Pilastro, oltre a San Donato e Borgo Panigale.  

L'inchiesta si è poi estesa anche alla provincia di Modena, in quanto il principale fornitore di hashish coinvolto nell'indagine operava a Castelfranco Emilia.

Complessivamente sono state arrestate in flagranza di reato 14 persone, sequestrati oltre 2 kg di cocaina, 23 kg di hashish e 20mila euro in contanti, frutto dell’attività illecita dei vari spacciatori di volta in volta “scoperti”. Ingente anche il valore della droga sequestrata, che sul mercato avrebbe fruttato intorno ai 250mila euro. L’indagine ha consentito di accertare un’attività di spaccio frenetica da parte dei pusher monitorati, quotidianamente impegnati nell’effettuare cessioni di stupefacente che, per quelli più attivi, possono essere quantificate in almeno dieci al giorno.

(fonte Bolognatoday.it)

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