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Cronaca Strada Gherbella / Strada Bellaria

Omicidio davanti all'ex Fazenda, cinque le persone indagate

I Carabinieri hanno ricostruito i fatt che hanno portato alla morte di Nicu Hozu lo scorso agosto. Una storia di droga, ricatti povertà

Punto di svolta nelle indagini per l'omicidio di Nicu Hozu, il 34enne di origini rumene trovato in fin di vita lo scorso agosto lungo la Nuova Estense, nei pressi dell'ex ristorante Fazenda di Montale Rangone. All'alba di oggi il Nucleo Investigativo Carabinieri del Comando Provinciale di Modena ha infatti eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Modena su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 5 uomini. Tra questi 3 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, uno degli arresti domiciliari e un quinto colpito da divieto di dimora nella nostra provincia.

I cinque sono indagati, a vario titolo, per i reati di omicidio volontario in concorso, cessione di stupefacenti, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, estorsione, falsità materiale. In questo contesto sono state eseguite perquisizioni domiciliari in occasione delle quali, ad uno degli arrestati, sono stati sequestrati circa 16 grammi di cocaina.

L'indagine è iniziata il 25 agosto 2021, dopo il ritrovamento a bordo strada del 34enne ormai in condizioni critiche. Quello che inizialmente era sembrato un investimento stradale verificatosi nel corso della notte è poi risultato essere un omicidio. La vittima, dopo quasi un mese in stato di coma, era deceduta il 18 settembre presso il Policlinico a causa di una frattura scomposta e pluri-frammentaria della teca cranica con severe lesioni a carico del parenchima encefalico.

Il mezzo utilizzato per provocare quella ferita letale, secondo le indicazioni fornite dal medico legale, sarebbe stato un corpo contundente di superficie regolare. Da qui sono iniziati gli accertamenti da parte dell'Arma, che si è trovata a dover ricostruire vicende poco chiare avvenute all'interno di quell'area abbandonata. Da tempo era noto infatti che in quel preciso complesso alloggiavano abusivamente diverse persone, sbandati o dediti allo spaccio di droga

Le indagini hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di due uomini in relazione alla commissione del reato di omicidio volontario dei quali uno - un 28enne di origine marocchina - già sottoposto a fermo di indiziato di delitto, e successivamente alla misura cautelare della custodia in carcere il 30 settembre dello scorso anno. I due indagati, insieme ad altri due, sono altresì gravemente indiziati del reato di cessione continuata di sostanze stupefacenti, a testimoniare come il delitto si amaturato in seno ad un giro di affari illecito legato in particolare alla cocaina. e all'hashish. 

Proprio a questo riguardo sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un quinto indagato, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, per il delitto di estorsione correlato alla illecita attività di gestione e locazione di appartamenti. Si tratta di un cittadino italiano che di fatto gestiva gli alloggi abusivi, il cui canone di affitto sarebbe stato preteso anche con minacce. 
 

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