Sgominata una banda italo-nordafricana che gestiva lo spaccio nel distretto ceramico
Quattro arresti e altri tre indagati nell'operazione dei Carabinieri, che hanno messo fine ad un'organizzazione specializzata nel rifornimento di hashish e cocaina tra Sassuolo e Castellarano
E' scatata nelle scorse ore l’operazione ‘Dakota’ (così denominata dal soprannome del leader del gruppo di indagati) con cui i Carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia hanno sgominato un’organizzazione transnazionale di spacciatori. Cocaina, hashish e marjuana venduta anche a minorenni. Nel mirino dei carabinieri sono finiti anche due marocchini e due tunisini, diversi dei quali residenti a Sassuolo.
Il bilancio finale dell'operazione è di quattro arresti, mentre per altre tre persone è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. A finire in carcere sono stati Giuseppe Nucci, 41enne campano di Castellarano e i marocchini Khalid Ghannou, Hassan Atarib e Abdelah Elouerrad, domiciliati a Sassuolo. Colpiti invece da obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria un altro italiano e due tunisini, residneti sempre tra Sassuolo e Castellarano.
Oltre 5 mila le vendite di dosi documentate dai carabinieri nel corso delle indagini. Circa mezzo chilo, tra cocaina ed hashish lo stupefacente sequestrato insieme a 15 mila euro in contanti.
L’operazione ha preso spunto, nell’ottobre del 2015, dalla denuncia per atti persecutori sporta da una ragazza reggiana nei confronti di Giuseppe Nucci, suo ex fidanzato che è tra le persone arrestate (è emerso che l'uomo deteneva anche una pistola, usata per minacciare e proteggersi).
I carabinieri hanno ricostruito la rete attraverso la quale si sviluppava il traffico degli stupefacenti (cocaina, hashish e marjuana), spacciati nel basso Appennino e nella provincia di Modena, dove gli indagati si rifornivano. "Le indagini, che sono durate quasi un mezzo - dicono i carabinieri - hanno evidenziato l’elevata propensione criminale e pericolosità della banda".