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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Incastrata una banda di ladri seriali, tre fermati accusati di 17 furti in abitazione

La Squadra Mobile è riuscita ad indentificare tre cittadini albanesi, uno dei quali già condannato per lo stesso reato. Avrebbero colpito sia in marzo che in dicembre nei territori di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio

Ben 17 furti in abitazione, commessi nelle prime due settimane del mese di dicembre nelle province di Modena (nei comuni di Carpi, Sassuolo e Modena), Ferrara (Cento), Reggio Emilia (Rubiera) e Bologna (comuni di San Giovanni in Persiceto, Budrio, Calderara sul Reno e Granarolo).

E' questo il totale dei crimini per i quali sono indagati tre cittadini albanesi, "topi d'appartamento" professionisti individuati da un'inchiesta della Squadra Mobile della Questura di Modena. I tre, rispettivamente di 30, 31 e 32 anni, sono stati sottoposti a fermo nelle scorse ore, come disposto dalla Procura della Repubblica.

Le indagini

I tre indagati sono stati individuati a seguito di articolata e complessa attività d'indagine effettuata dai poliziotti e scaturita dall'esecuzione dell'ordine di carcerazione emesso il 23 agosto scorso nei confronti di un cittadino albanese condannato in via definitiva per furti in abitazione, e tratto in arresto il 17 novembre, L'uomo doveva espiare una pena detentiva di due anni di reclusione.

Lo straniero era già finito (nuovamente) sotto la lente di ingrandimento della Squadra Mobile di Modena per una serie di furti in abitazione compiuti in provincia nella seconda metà di marzo. All'atto dell'arresto, i poliziotti hanno potuto appurare che l'uomo era in compagnia di un connazionale, il quale era stato identificato. Ciò ha consentito ai poliziotti di risalire ad un parcheggio di Rubiera (RE) in cui lo stesso, insieme ad altri due albanesi, aveva in uso una Alfa Romeo Giulietta di colore nero, che coincideva con un veicolo più volte segnalato in zona dalle vittime di furti in appartamento.

L'attività d'indagine ha permesso di attribuire al trio diversi furti aggravati in abitazione, avvenuti nelle prime due settimane di dicembre, oltre ad altri consumati nel mese di marzo. I colpi sono stati effettuati sempre durante le ore serali, mediante l'effrazione di infissi, o dopo aver tagliato le inferiate a protezione delle finestre. Il bottino delle razzie era costituito principalmente da denaro in contante, monili in oro, orologi, borse di valore ed apparecchiature elettroniche.

I malviventi agivano sempre travisati, indossando anche guanti al fine di non lasciare impronte o tracce biologiche utili alla loro identificazione. In un caso gli indagati erano riusciti ad aprire anche una cassaforte mediate l'utilizzo di un flessibile.

VIDEO | Arrestata una banda di professionisti delle razzie in casa: "Denunciate sempre i furti"

Le perquisizione i sequestri

Le perquisizioni eseguite negli ultimi giorni hanno consentito di rinvenire e sequestrare oggetti di valore verosimilmente provento di furto: monili in oro, orologi, denaro in valuta straniera e una apparecchiatura elettronica. La refurtiva è tuttora al vaglio degli inquirenti al fine di individuare i legittimi proprietari

In zona Albareto, inoltre, è stata recuperata un'altra auto in uso agli indagati, al cui interno sono stati rivenute cesoie e walkie talkie.

I tre sono stati rintracciati per l'esecuzione del fermo, rispettivamente a Modena, Carpi e Rubiera. Alle attività hanno partecipato non solo gli investigatori della Mobile, ma anche gli agenti dei Commissariato di Carpi e della Squadra Mobile di Reggio Emilia.

Dei furti contestati, sette sono avvenuti a marzo a Modena e nel bolognese, mentre altri dieci sono avvenuti ai primi di dicembre, in tutte e quattro le province già citate.

Refurtiva recuperata dalal Polizia - dicembre 2022

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