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Cronaca

Assegni falsi ai fornitori, in carcere un professionista della truffa

Dovrà scontare oltre 5 anni di pena un modenese di 57 anni con alle spalle una lunga carriera da truffatore nel settore della ristorazione. Apriva aziende fittizie per poter effettuare ordini di alimenti che poi non pagava, ricettando la merce

Si trova dietro le sbarre del Sant'Anna Piero Luigi Sergi, un modenese di 57 anni già noto in passato per essere un professionista della truffa, specializzato nel settore della ristorazione. La Squadra Mobile della Questura di Modena, infatti, ha eseguito ieri un'ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale a seguito di un cumulo di pene: 5 anni e 1 mese che il truffatore dovrà scontare in cella per una lunga serie di reati commessi negli ultimi 15 anni.

La tecnica adottata era quasi banale. Sergi apriva aziende fasulle, come ristoranti, bar o rosticcerie, rivolgendosi poi a produttori di generi alimentari e commissionando alcuni ordini. Le prime partite, di basso volume e basso importo, venivano regolarmente pagate, per poi passare ad un ordine cospicui, per il quale veniva fornito un assegno fasullo, intascandosi nel frattempo la merce. I titoli erano contraffatti o rubati, come in più occasioni accertato dalla Polizia. Decine di migliaia di euro di merce che spariva insieme al truffatore, che regolarmente chiudeva l'azienda e diventava irreperibile.

Le forze dell'ordine avevano già incastrato il 57enne in passato, poi condannato dalla giustizia a più riprese. Ma le leggi italiane e i diversi artifici burocratici consentono ai colpevoli di truffa di godere di un trattamento non certo gravoso. Almeno filo a ieri, quando l'accumulo di pene ha permesso la carcerazione.

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