Oltre cento oggetti sacri rubati, preso il ladro delle chiese dell'Appennino
Finisce in carcere un 50enne di Montefiorino, accusato dei furti della scorsa estate. Ai domiciliari per ricettazione un collezionista e un gallerista, nei cui depositi i Carabinieri hanno rinvenuto la refurtiva Valore di quasi 100mila euro
Nuovo successo dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Dopo il recupero dei due preziosi olii di Ligabue, i militari specializzati nei casi di furto di opere d'arte sono riusciti a venire a capo dei clamorosi furti a raffica perpetrati questa estate nelle chiesette e nelle pievi dell'Appennino modenese e reggiano.
Dopo approfondite indagini infatti, i Carabinieri del Nucleo con sede a Bologna sono riusciti a individuare l'autore – ancora presunto tale – dei molte ruberie. Ad essere arrestato e scortato in carcere è stato un 50enne di Montefiorino, G.M. le iniziali, accuato di bel 12 colpi, per un totale di quasi cento oggetti sacri e opere d'arte sottratte. Ma l'uomo avrebbe agito su commissione, o comunque potendo contare sull'appoggio di altre due persone.
Sono infatti stati confinati ai domiciliari, con l'accusa di ricettazione, G. B., 58enne antiquario di Reggio Emilia e S. D., collezionista di 63 anni residente a Modena. I militari hanno infatti rinvenuto la quasi totalità della refurtiva nelle collezioni private dei due indiziati, per un valore di quasi 100mila euro.