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Cronaca Finale Emilia

Massa Finalese. Psicofarmaci all'anziano per tenerlo incosciente e vivere alle sue spalle

Le indagini sull'omicidio di Rocco De Salvatore hanno messo in evidenza un disegno criminale da parte dei due ex compagni arrestati ieri. In passato anche diversi casi di maltrattamento

Questa mattina la Procura della Repubblica di Modena ha confermato le misure cautelari emesse ieri a carico della coppia ritenuta responsabile della morte di Rocco De Salvatore, il pensionato trovato morto a fine luglio scorso nella sua abitazione di Massa Finalese. Il quadro che emerge dall'indagine assume toni inquietanti, ipotizzando non tanto un evento occasionale dalla quale la coppia di indagati avrebbe tratto beneficio, bensì un disegno premeditato di  sfruttamento, tragicamente conclusosi con il decesso del 74enne finalese.

Ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Carpi e della Stazione di Finale Emilia hanno dato esecuzione ad un'ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena, su richiesta di della Procura, nei confronti di una 37enne (alla quale è stata applicata la custodia in carcere) ed di un italiano 40enne (al quale sono stati applicati gli arresti domiciliari), entrambi gravemente indiziate, tra l'altro, dei reati di omicidio preterintenzionale e rapina aggravata in concorso.

 

Le fonti di prova meticolosamente acquisite dalla Polizia Giudiziaria, grazie anche agli approfondimenti del Nucleo Investigativo dell'Arma e mediante intercettazioni eseguite con captatore informatico, hanno consentito di delineare un grave quadro indiziario nei confronti dei due indagati, dai quali emerge una pianificazione criminale.

In particolare i due ex compagni - evidentemente ritornati a stringere una relazione dopo un passato burrascoso - sono accusati di aver somministrato continuativamente, e per lungo tempo, una massiccia dose di psicofarmaci alla vittima al fine di porlo in uno stato di prolungata incoscienza. In questo modo si sarebbero impossessati ripetutamente del denaro di De Salvatore che custodiva nella camera da letto e avrebbero anche utilizzato a loro piacimento sia la casa che l'automobile del pensionato, almeno per i tre giorni precedenti al decesso.

La 37enne marocchina, ora in carcere, è gravemente indiziata anche del delitto di maltrattamenti nei confronti dell'anziano, con il quale aveva avuto una relazione risalente a circa tre anni fa: i fatti sarebbero imputabili proprio a quel periodo.

Il 40enne, invece, è indagato a piede libero anche per aver violato l'ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Modena il 19 luglio 2022 che gli imponeva il divieto di avvicinamento alla 37enne, in relazione al reato di maltrattamenti commesso in passato nei suoi confronti.
 

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