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Cronaca Concordia sulla Secchia

Disarica-lager, arrestato un rumeno che segregava due connazionali

Blitz della Polizia Municipale in una discarica di Concordia, dove un rumeno pregiudicato ammassava rifiuti illegalmente e teneva in ostaggio due connazionali, costringendoli a turni massacranti di lavoro. L'ipotesi di reato è addirittura quella di riduzione in schiavitù

Nella mattina di martedì scorso gli agenti del Corpo Intercomunale di Polizia Municipale dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord hanno individuato e controllato una discarica abusiva situata a Vallalta, frazione di Concordia sulla Secchia. Nel corso dell'operazione, iniziata come accertamento ambientale in collaborazione con il personale di Arpa ed Aimag, gli agenti hanno trovato all'interno dell'area il gestore della discarica, un pregiudicato di origine romena, e due suoi connazionali. 

I tre uomini sono stati trasferiti presso il Comando di Mirandola per il fotosegnalamento e uno di loro è anche stato portato all'Ospedale di Mirandola per un malessere. Dalle indagini, che sono state dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Modena Enrico Stefani, è emerso che il gestore costringeva i due “dipendenti” a lavorare nella discarica per oltre dieci ore al giorno, in condizioni di estremo disagio e ne tratteneva i passaporti, facendoli vivere in una roulotte in pessime condizioni che si trovava all'interno della discarica stessa. 

La Polizia Municipale ha quindi arrestato il gestore per il delitto di riduzione in schiavitù, per il quale il codice penale prevede fino a 20 anni di reclusione. Sabato 9 aprile è intanto giunto l'esito della convalida d'arresto da parte del giudice di Modena e quindi il caso sarà preso in esame - per competenza - dalla Corte d'Assise di Bologna. 

Per quanto riguarda invece il reato di discarica abusiva, per il quale sono stati indagati anche la moglie del gestore ed il proprietario concordiese dell'area, in base ai rilevamenti di Arpa sulle tipologie di rifiuti, il rumeno potrà essere condannato fino a tre anni di carcere. Nel frattempo l'area della discarica è stata sequestrata penalmente in vista di una possibile confisca del terreno ed il sequestro è già stato convalidato dall'autorità giudiziaria. Il procedimento per la bonifica del sito è già stato avviato.

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