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Cronaca Crocetta / Viale Antonio Gramsci

Viale Gramsci, arrestato per spaccio un richiedente asilo. Importante sequestro di shaboo

Un 23enne nigeriano è finito in carcere dopo che era entrato nei radar della Polizia per le sue attività nel viale. Nell'appartamento in cui era ospitato con altri migranti nascondeva cocaina e oltre un etto di metanfetamina

Le attività che proseguono senza sosta nell'area di viale Gramsci, oltre ad aver portato in carcere l'ennesimo spacciatore, stanno facendo emergere nuovi scenari nel panorama dello spaccio di sostanze stupefacenti. Lo testimonia l'attività eseguita ieri pomeriggio dalla Squadra Mobile, che da qualche tempo seguiva un giovane africano, considerato a ragion veduta uno degli spacciatori più attivi della zona.

Così gli agenti della Questura si sono appostati lungo una laterale del viale, riuscendo a documentare due diverse compravendite eseguite dallo straniero con altrettanti clienti. L'aver colto il flagrante il pusher è stato fondamentale per poter procedere all'arresto, che è arrivato puntuale: lo straniero ha anche ingoiato parte della sostanza che stava spacciando e per questo è stato accompagnato in ospedale per eseguire le lastre.

Nonostante questo tentativo di disfarsi della droga, lo spacciatore non ha potuto evitare che tutta la sua merce venisse rintracciata. La sezione Narcotici della Mobile ha infatti perquisito il suo alloggio, un appartamento situato in zona Musicisti, dove il giovane – un nigeriano di 23 anni – risiede nell'ambito del progetto di accoglienza per richiedenti asilo.

Qui gli agenti hanno trovato telefoni cellulari, bilancino, materiale per confezionare le dosi, 8,5 grammi di cocaina e 4.000 euro in contanti. Ma, sopratutto, sono emersi ben 115 grammi di shaboo, la pericolosa metanfetamina che negli ultimi tempi sta conoscendo nuove preoccupanti dinamiche di mercato.

La droga è stata inviata ai laboratori per essere esaminata, ma è già stato acclarato anche dai recenti sequestri che è sempre più difficile comprendere di che sostanze sia composta: a volte il principio attivo è "tagliato" al 50% e si mischiano anche più sostanze. Viene venduta in dosi di quantità inferiore al grammo e il prezzo raggiunge i 100 euro a dose. Resta sicuramente una delle sostanze più costose, ma il prezzi si sono notevolmente abbassati negli ultimi tempi, aprendo quindi a scenari di consumo ancora più preoccupanti. Lo testimonia anche il fatto che, in città, il commercio di shaboo sia passato da una sorta di monopolio della comunità filippina (gli importatori originali per tutto il bacino europeo) alle mani del piccolo spaccio condotto dagli immigrati nigeriani.

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