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Cronaca San Cataldo / Via Santi Venceslao

Operazione antidroga in zona Cialdini, arrestati tre giovani stranieri

Sequestrate dosi di cocaina ed hashish, che i ragazzi smerciavano ai clienti in zona. Intervenuta anche l'unità cinofila

Dopo alcuni giorni di appostamenti e servizi in borghese, ieri pomeriggio è scattata un'operazione congiunta della Squadra Mobile e della Polizia Municipale. L'obiettivo era interrompere l'attività di spaccio di alcuni giovani, che gestivano un traffico di stupefacenti abbastanza redditizio nella zona compresa tra via Cesare Costa e il cavalcavia Cialdini.

L'attenzione su quella zona era stata richiamata dalle segnalazioni di alcuni cittadini, che avevano colto perfettamente l'attività illegale che si svolgeva per le strade.

Appostati in modo da non essere visibili, gli agenti hanno tenuto sotto controllo tre ragazzi stranieri che stazionavano nei pressi di una panchina e che a turno si allontanavano a bordo delle proprie biciclett. Sicuri di non essere visti, i giovani si sono scambiati due involucri di cellophane, uno dei quali è stato nascosto in un buco ricavato nel terreno e coperto di erba.

A questo punto, con il supporto di una Volante, gli agenti della Mobile e della Municipale hanno deciso di intervenire, bloccando due di loro immediatamente: il terzo si è dato alla fuga prima in bicicletta poi a piedi ed è stato fermato dopo un breve inseguimento. Questi custodiva in tasca un involucro con 24 dosi di cocaina per un peso complessivo di 12,4 grammi e un bilancino di precisione, oltre a 500 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio e due telefoni cellulari.

Con l’ausilio del cane antidroga Victor dell’Unione di Polizia Locale dell’Appennino Reggiano sono stati rivenuti nei pressi della panchina altre dosi di droga nascoste nel terreno per complessivi 13,2 grammi di cocaina e all’interno di un guanto altri 5,2 grammi di cocaina e 60,2 di hashish.

I tre stranieri, tutti di nazionalità tunisina di 18 e 20 e 22 anni, sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Uno dei tre ragazzi risulta anche essere rientrato illegalmente sul territorio italiano dopo l’espulsione avvenuta nel gennaio 2020.

Dall’identificazione, sono emersi precedenti per spaccio di stupefacenti per il 22enne che già a gennaio era stato espulso dall’Italia, dove evidentemente era riuscito a rientrare illegalmente. Sul 20enne grava invece un provvedimento di obbligo di dimora in città per una precedente imputazione; per lui il giudice - nel corso della direttissima che si è tenuta stamattina - ha disposto quindi anche l’obbligo di firma, mentre per gli altri due ha stabilito la misura cautelare del divieto di dimora a Modena in attesa dell'udienza di luglio visto che i loro avvocati hanno chiesto i termini per la difesa .

L'operazione ha avuto anche una inaspettata ripercussione che ha coinvolto il sindacato SI Cobas, il cui ufficio si trova in via Santi, di fronte a dove sono avvenuti gli arresti. Il responsabile locale, Marcello Pini, è stato fermato e portato in Questura in quanto avrebbe filmato con il proprio cellulare (poi sequestrato) il momento dell'arresto dei due pusher: è nato un parapiglia che ha visto anche l'intervento della Digos. In serata l'attivista è poi stato rilasciato. La polizia nell'occasione ha anche controllato l'interno dela sede sindacale e identificato i presenti.

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