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Cronaca

Pizzaiolo e "boss" di un gruppo di spacciatori, 23enne in carcere

I Carabinieri hanno individuato il giovane modenese come "boss" del gruppo che gestiva lo spaccio nella zona della polisportiva Gino Pini. Già in manette lo scorso anno il fratello maggiore, undici le persone indagate

Gli investigatori dell'Arma e la Procura di Modena hanno scritto la parola fine al termine della lunga inchiesta su un gruppo dedito allo spaccio di droga in città, che nel 2015 aveva permesso di iniziare l'opera di smantellamento di un gruppo ben organizzato che operava in particolare nella zona di via Pio La Torre. Dopo una serie di arresti avvenuti lo scorso anno, l'ultimo componente della banda è finito dietro le sbarre del carcere nella giornata di ieri.

E non si tratta di uno spacciatore qualsiasi, bensì della figura ritenuta la mente dell'organizzazione. I Carabinieri hanno infatti arrestato – su ordine del Gip – Cristian Scarantino, 23enne residente in città e gestore di un'attività di pizza d'asporto nel quartiere Crocetta. Il fratello maggiore, Gabriele, era già finito in manette nel giugno scorso, ma le indagini hanno permesso di imputare al minore dei due diverse situazioni che lo hanno identificato come il punto di riferimento dei piccoli spacciatori e come l'organizzatore della logistica.

Il 23enne era stato colui il quale aveva trovato e affittato il garage nel quale i militari hanno sequestrato cocaina, marijuana e hashish ed era ritenuto una figura di spicco nel panorama dello spaccio, tanto che aveva presenziato ad alcuni incontri sulla piazza milanese, nella primavera scorsa, per gestire una partita di stupefacente.

Non solo, in alcune occasioni Scarantino era intervenuto per appianare i problemi nati durante lo spaccio, come ad esempio a seguito di una rapina subita da uno dei ragazzi del suo gruppo. A testimoniare la sua fama, in quell'occasione, i nordafricani che si erano impadroniti della droga avevano poi pagato il dovuto grazie al suo intervento.

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