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Cronaca

Asili Modena, il comitato genitori: "Avanti con la Fondazione"

Forte delle oltre 7500 firme raccolte, dopo il ritiro della delibera sulle esternalizzazioni, il comitato "Giù le mani dagli asili" spinge il Comune sulla strada della Fondazione: "Ecco 4 pilastri per noi irrinunciabili"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

7542 è il numero di Genitori e Cittadini modenesi che hanno dato il proprio sostegno all’azione del Comitato. Grazie per questa fiducia: ci ha dato coraggio ed energia. Che si rinnovano di giorno in giorno, corroborati da risultati tangibili. È ora tempo per il primo bilancio: studiare, comprendere, informare, battagliare, dialogare e prendere accordi. Quante cose in poco più di un mese! Quando è nato il Comitato, a fine febbraio, eravamo di fronte ad un scenario che sembrava già deciso ed inevitabile: quattro Scuole d’Infanzia Comunali dovevano essere immediatamente esternalizzate. La delibera era già pronta e a causa delle Norme di Stabilità sembrava non esistere alternativa: i vincoli normativi impedivano di assumere il personale necessario, l’unico “salvagente” possibile per riaprire a settembre era l’esternalizzazione. Ma noi (e tantissimi di voi!) non ci siamo rassegnati. Abbiamo contrastato con tutte le nostre forze questo progetto. E siamo ora orgogliosi del risultato ottenuto: la delibera diesternalizzazione è stata ritirata.

Ma non ci siamo fermati qui: la nostra battaglia contro i vincoli si stabilità sta continuando a livello nazionale, nonostante la totale indifferenza – almeno fino ad oggi – del Governo, che sembra considerare le Scuole d’Infanzia un costo da eliminare, come fosse solo un inutile spreco tra i tanti.  Stiamo lavorando per costruire un network nazionale con l’obiettivo di portare a Roma, al Ministero e al Parlamento la richiesta di stralciare la scuola 0-6 dal Patto di Stabilità e dare pari opportunità alle Scuole Comunali. Allo stesso tempo, stiamo entrando in contatto con l’Associazione Nazionale dei Comuni, per chiedere un concreto impegno in questa direzione. La Costituzione ed altra giurisprudenza ci accompagnano in questa iniziativa: possiamo farcela! Mentre la battaglia a livello nazionale continuava, abbiamo lavorato insieme all’Amministrazione locale per costruire insieme un’alternativa che consentisse, a partire da settembre, il regolare svolgimento dell’anno scolastico a venire.

Il Comitato ha responsabilmente prestato attenzione all’innovativo progetto proposto dall’Assessore Adriana Querzé - che ringraziamo per il coraggio, la lungimiranza e la capacità di ascolto dei cittadini, oltre che per la sua competenza – che prevede la costruzione di un’unica Fondazione per prendere in gestione le scuole che non potevano espletare servizio con personale comunale. Attraverso un qualificato confronto, l’Amministrazione ha concordato (e già inserito nella delibera di indirizzo politico) sull’importanza dei 4 “pilastri” che noi riteniamo irrinunciabili:

1)    la Fondazione si occuperà di innovazione in ambito educativo e pedagogico, con l'assunzione diretta del personale. Statutariamente questa dovrà essere la missione: non sarà possibile appaltare questo servizio;

2)    Le assunzioni saranno ispirate da criteri di evidenza pubblica, pur considerando l’urgenza del transitorio. Al personale dovranno essere garantiti contratti equiparabili a quelli dei dipendenti delle scuole comunali, cercando di stabilizzare i lavoratori precari;

3)    La Fondazione dovrà assicurare la continuità didattica ad una intera generazione di bambini che vivrà nei prossimi anni il passaggio. È infatti inaccettabile pensare che – a causa degli spostamenti di personale di ruolo e precario – ogni anno i bambini possano cambiare insegnanti. La Fondazione permetterà alle insegnanti ed ausiliarie comunali di continuare a lavorare nelle scuole in gestione;

4)    Dovrà essere garantita un’efficace partecipazione dei genitori nell'amministrazione della Fondazione.

Questa idea di Fondazione non ha precedenti in Italia: garantirà controllo pubblico e lavoro qualificato, potrà accettare donazioni e/o collaborare con i privati per cofinanziare progetti educativi o sperimentali, consentirà ai genitori di vigilare e partecipare ad iniziative integrative. Non è semplicemente un escamotage per aggirare il patto di Stabilità, come qualcuno – evidentemente poco informato – accusa. É un nuovo modello per i nostri servizi 0-6, che consentirà di incrementarne ulteriormente la qualità, alleggerendone contemporaneamente il “peso” economico sull’Amministrazione Locale. Vigileremo affinché l'indirizzo politico fin qui condiviso sia tramutato in contenuti statutari solidi e coerenti con tali “pilastri”. A coloro che sostengono che la scuola modenese sia solo un costo da sfrondare diciamo: siamo estremamente felici di avere pagato tasse che ci hanno ripagato con un servizio pubblico sulla scuola 0-6 che il mondo intero ci invidia!

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