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Cronaca Stadio Braglia / Viale della Cittadella

Muratori, Luxuria slitta di un mese e arriva il contraddittorio

Assemblea su transessualità e diritti gender sospesa e posticipata ad aprile con la partecipazione di una "controparte" non allineata alla visione promossa da Arcigay. Gli studenti protestano fuori dal Liceo

Si sarebbe dovuta svolgere questa mattina nella vicina aula magna dell'Istituto Barozzi, ma così non è stato. La tanto contestata assemblea d'istituto del Liceo Muratori che avrebbe dovuto affrontare il tema della transessualità, delle politiche gender, dei diritti e annessi e connessi è infatti stata annullata dal Consiglio d'Istituto e rinviata a data da destinarsi. Una decisione complessa e travagliata sulla quale hanno giocato un braccio di ferro le diverse componenti interne allo storico liceo classico modenese, ma che a dire il vero appare ancora non del tutto risolutiva.

Infatti, non si tratta di un annullamento generico dell'iniziativa, così come avrebbe voluto il gruppo di genitori che si era espresso contrariamente richiamando con una lettera l'attenzione della dirigenza scolastica. L'intero percorso di assemblea ha finito con diventare ancora più complesso, come ha illustrato il preside del Muratori, Giorgio Siena, sulle colonne del quotidiano Prima Pagina: “Gli incontri saranno due: il 26 marzo affronteremo il tema dal punto di vista scientifico, soprattutto per quanto riguarda la genetica. Per quanto riguarda l’assemblea in programma la volontà resta quella di farla e di rinnovare l’invito a Vladimir Luxuria, insieme al presidente dell’Arcigay Bignardi e ad altre due voci che possano affrontare il tema da un altro punto di vista. Fisseremo a breve la data - conclude il dirigente scolastico - e faremo in modo di fare l'assemblea entro metà aprile”.

Un contraddittorio dunque, così come richiesto da alcuni, o quantomeno la presenza di soggetti che possano fornire un punto di vista differente, rispetto a quello indubbiamente univoco dell'ex parlamentare e dell'Arcigay.  Una soluzione politically correct che quantomeno mette al riparo dal rischio, non dichiarato ma di tutta evidenza, che l'incontro potesse connotarsi fortemente su una ben chiara linea politica, senza possibilità di appello.

Se la pezza sarà stata peggiore del buco saranno soltanto le prossime settimane a indicarcelo. Stamattina invece è andata in scena il sit-in di alcuni studenti, circa un centinaio, che si sono dati appuntamento di fronte al Liceo e lì si sono “accampati” in segno di protesta, per richiamare l'attenzione sul loro diritto a scegliere quali temi trattare e come trattarli. Dopo un paio di ore il presidio si è sciolto, con alcuni che sono rientrati a lezione e con altri che hanno preferito concedersi una mattina di passeggiata in centro storico.

La stessa Luxuria ha seguito via Twitter lo sviluppo della protesta, commentando gli appelli dei ragazzi a favore della sua partecipazione e retweettando il messaggio di una studentessa: “Avremo anche noi la nostra piccola giustizia. Trovo indegno il comportamento dei 26 genitori della scuola, e trovo ancora più indegno il fatto che abbiano compromesso l'intero svolgimento di questa importante assemblea. É ora che la scuola apra gli occhi e dia indietro a noi studenti la capacità di prendere scelte democratiche su ciò che è la nostra istruzione”. Fra un mese la resa dei conti. Forse.

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