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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Metanizzazione di Ischia, assolti i vertici di Cpl Concordia

Decade in Cassazione anche l'accusa di istigazione alla corruzione. Casari condannato solo per le false fatture

Si è chiuso ieri in Cassazione il lungo processo che ha visto alla sbarra gli ex vertici di Cpl Concordia, Roberto Casari e Nicola Verini, insieme all'avvocato Massimo Ferrandino, fratello dell'ex sindaco ischitano Giosi Ferrandino. L'inchiesta era nata nel 2014 e nell'aprile successivo aveva portato a diversi arresti, tra cui appunto quelli dei responsabili della cooperativa concordiese: la Procurra riteneva che gli appalti per i lavori di metanizzazione dell'isola fossero stati ottenuti attraverso metodi corruttivi.

In primo grado nel febbraio 2019, il tribunale di Modena aveva condannato i vari imputati per il reato di corruzione. Il successivo rado di giudizio, con sentenza nel settembre dello scorso anno, aveva fatto cadere l'accusa più grave, di fatto derubricando la vicenda ad "istigazione alla corruzione".

Ieri la Corte di Cassazione ha annullato l'ultimo pronunciamento, facendo così cadere anche accusa circa i rapporti pochi chiari fra i vertici Cpl e Ferrandino. Restano invece le condanne a Casari, Maurizio Rinaldi e Francesco Simone su casi delel fatture false emerse durante l'inchiesta.

Cpl Ischia, la Procura pecisa: "Sentenza annullata per prescrizione del reato"

Con questo pronunciamento si chiude quindi un altro capitolo del vero e proprio terremoto giudiziario che negli scorsi anni è piombato su Cpl, con arresti, sequestri e uno shock quasi letale per l'azienda, che ha comunque saputo risollevarsi. La quasi totalità delle accuse mosse dalla Procura di Modena si sono rivelate prive di fondamento dopo diversi gradi di giudizio.

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