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Cronaca Madonnina / Via Don Pasquino Fiorenzi, 155

Attentato PD Madonnina. Il partito: "Dopo scritte e bandiere bruciate, ora bombole esplose"

L'attentato di questa mattina al circolo Madonnina del Partito Democratico ha scosso il partito. I segretari Bursi e Bortolamasi hanno dichiarato: "Certamente non ci faremo intimidire"

Questa mattina il Circolo PD della Madonnina di via Don Fiorenzi a Modena è stato l'obiettivo di un attentato. Due bombole da campeggio sono state piazzate, da mani che gli inquirenti giudicano esperte, davanti alla porta sul retro della sede e sono state fatte saltare.  La Digos della Questura di Modena è sul posto per i rilievi e l’avvio delle indagini, e intanto sono intervenuti i segretari provinciale del Pd Lucia Bursi, del Pd cittadino Andrea Bortolamasi e del Circolo Pd Madonnina Gianluca Fanti.

Si tratta di un episodio estremamente preoccupante – confermano i segretari provinciale e cittadino del Pd modenese Lucia Bursi e Andrea Bortolamasi – Gli stessi inquirenti ci hanno confermato che non si tratta solo di vandalismi. Se guardiamo a ritroso vediamo che, in questi ultimi mesi, c’è stata una escalation di atti contro il Partito democratico”.

Siamo in questa sede da oltre un anno – aggiunge il segretario del Circolo Pd della Madonnina Gianluca Fanti – e abbiamo potuto lavorare e intrecciare proficue collaborazioni con tutte le associazioni del territorio, compresa la Polisportiva che abbiamo a fianco. Naturalmente le indagini spettano agli inquirenti, ma non ci sono stati episodi che possano far pensare a screzi originatisi nel quartiere”.

Il Partito Democratico ricorda che quello di via Don Fiorenzi non è il primo episodio, infatti a Maggio fu presa di mira, con scritte ingiuriose la sede del Circolo Pd di San Faustino. Qualche settimana fa, nei pressi dell’ex sede di un Circolo Pd in via Bonaccini, un iscritto trovò appoggiata in bella vista su un cassonetto una bandiera del Pd bruciata. Nei giorni scorsi, nella zona tra il quartiere Madonnina e il centro storico, sono comparse scritte ingiuriose nei confronti della Festa del partito in corso di svolgimento a Ponte Alto.

Si tratta di episodi anche molto diversi tra loro – continuano Lucia Bursi e Andrea Bortolamasi – Spetterà alla magistratura e alle forze dell’ordine fare piena luce su quanto accaduto. Certamente non ci faremo intimidire. Il confronto tra idee diverse può essere anche aspro, ma deve rimanere sempre sul piano del dialogo. Condanniamo con estrema fermezza ogni atto contrario al confronto civile e democratico”.

Una ferma condanna dell’attentato è stata espressa anche dai parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari, che ha dichiarato: “Quanto accaduto, questa mattina, poco prima dell’alba, è un fatto molto grave, che deve preoccupare non solo aderenti e simpatizzanti del Pd, ma tutta la comunità. Quando si attacca la sede di un partito si attaccano gli stessi valori democratici e la libertà delle persone di professare le loro idee e di associarsi liberamente. Le forze dell’ordine faranno tutti gli accertamenti e le indagini del caso, ma da primi riscontri sembra chiaro che non ci troviamo davanti al gesto di uno squilibrato o di un vandalo. Negli ultimi tempi, nel modenese, la tensione attorno alle sedi e ai simboli del Pd è andata in crescendo. Si è cominciato a maggio, quando fu presa di mira la sede del Circolo Pd San Faustino, e poi diversi episodi, di tono e spessore diverso, si sono pian piano aggiunti. Il confronto democratico non può tollerare gesti e azioni simili. Noi non ci faremo intimidire”.

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