rotate-mobile
Cronaca Finale Emilia / Massa Finalese

Finale, si accende la centrale a biomasse nell'ex Zuccherificio

La centrale nata dalla riconversione dell' ex fabbrica è un esempio di nuovo modello energetico basato sul recupero di aree agricole. Ieri Enel ha avviato l'impianto

Enel Green ha iniziato le attività di avviamento dell’impianto a biomassa vegetale di Finale Emilia. La centrale nasce nell'area dell'ex zuccherificio. Si tratta di un progetto  che vedrà la riconversione all'uso energetico di circa 5.000 ettari di terreno, in precedenza adibiti alla coltivazione di barbabietola. Il progetto è basato sulla collaborazione tra Enel Green Power e COPROB, che garantirà l'approvvigionamento di biomassa. L'impianto brucerà prevalentemente sorgo, che è una coltura dedicata introdotta da COPROB sul territorio e in percentuale minore pioppo e residui agricoli e forestali.

L’impianto, che  ha una potenza installata di 15 MW, provvederà al fabbisogno energetico equivalente di circa 35.000 famiglie. Nella fase di cantiere sono state impegnate  più di 100 persone per un periodo di 24 mesi facendo ricorso prevalentemente a manodopera locale. Per la trasformazione dell’ex zuccherificio di Finale Emilia, Enel Green Power ha investito  circa 50 milioni di Euro. Questo nuovo progetto consentirà la piena occupazione di 40 addetti sia diretti che indiretti (filiera) creando nuovi posti di lavoro per il territorio modenese per tutto il suo ciclo di vita. Massima attenzione e puculiarità  del progetto è rappresentata dagli elevati standard di sicurezza ambientale della nuova centrale a biomasse che prevede tra l’altro sistemi di filtraggio delle emissioni particolarmente efficaci.

La piccola centrale è stata avviata ieri tramite l’utilizzo di gas naturale necessario a portare temperature e macchinari alle migliori condizioni di funzionamento.  Dal 29 marzo 2016, il gas lascerà spazio alla biomassa vegetale raccolta localmente . Sia durante questo iniziale periodo, che nel successivo normale esercizio dell’impianto, sarà presente sulla sommità del camino un piccolo getto di vapore acqueo, visibile anche a distanza, necessario alla regolazione ed al mantenimento dell’impianto stesso nelle migliori condizioni di esercizio.

Enel Green Power sviluppa solo progetti a filiera corta ( in base al Decreto ministeriale del 18 dicembre 2008 ), entro un raggio di 50 km dall'impianto al fine di minimizzare l'impatto ambientale derivante dal trasporto. Senza un rapporto diretto con il tessuto agricolo circostante sarebbe impossibile pensare di far crescere un impianto a biomassa. In questo senso, per le opportunità di sviluppo economico che è in grado di generare, la centrale di Finale Emilia può essere considerata come una sorta di hub per le aziende del territorio. La produzione di energia da biomasse rappresenta una delle direttrici di crescita per Enel Green Power in Italia. All'interno di questo mercato, la società del gruppo Enel dedicata alle rinnovabili segue un'importante linea di sviluppo: la riconversione dei bacini saccarifero-bieticoli dismessi in seguito alla riforma europea del mercato dello zucchero del 2006, che ha introdotto la possibilità di modificare la natura dell'impianto da zuccherificio a biomassa.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Finale, si accende la centrale a biomasse nell'ex Zuccherificio

ModenaToday è in caricamento