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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Nonantola

Nonantola: scoperto deposito di auto e moto rubate

In seguito a un'indagine fatta di appostamenti e pedinamenti, i Carabinieri hanno scoperto un deposito di auto e moto rubate: una volta smontate, i singoli componenti venivano immessi nel mercato del riciclaggio

Auto di ogni tipo, motociclette di grossa cilindrata, caschi, navigatori satellitari, capi d'abbigliamento e accessori per motociclisti. Questi e molto altro è stato rinvenuto ieri sera dai Carabinieri di Nonantola in un box auto di proprietà di un 30enne ucraino, da due anni residente in paese, disoccupato con precedenti. A insospettire gli operatori dell'Arma un insolito andirivieni di auto e moto nelle vicinanze del suo garage, luogo in cui ieri sera i militari hanno fatto irruzione scoprendo come quel locale fosse adibito a deposito di refurtiva e ad officina per lo smontaggio in parti dei mezzi rubati, tutti provento di vari furti commessi tra le province di Modena e Bologna.

 
All’interno di questa officina di fortuna sono stati rinvenuti una Smart rubata a Modena lo scorso mese di marzo dall'abitazione di una pensionata del luogo, una motocicletta Yamaha 600 trafugata lo scorso mese di luglio sempre a Modena da un operaio filippino, un’altra Yamaha 600 rubata nel mese di ottobre a Maranello di proprietà di un impiegato del luogo, il libretto circolazione di una Opel Zafira rubata a Bologna a settembre, cinque caschi protettivi, due navigatori satellitari, vari capi d’abbigliamento e accessori per motociclisti, tutto molto probabilmente provento di furto. I proprietari di quanto è stato sequestrato dai Carabinieri sono in via di identificazione.
 
Gli operatori, inoltre, hanno provveduto a sequestrare tutti gli utensili di proprietà dello straniero, in quanto ritenuti "mezzo utile alla commissione del reato". È parere degli inquirenti che lo smontaggio dei veicoli fosse finalizzato all’introduzione dei singoli componenti nel mercato del riciclaggio. In seguito all'arresto, lo straniero, su disposizione della Procura della Repubblica di Modena, è stato condotto al carcere di “Sant’Anna”.

 

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