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Cronaca Maranello / Viale Alfredo Dino Ferrari, 43

Emilia III, l'auto solare “made in Maranello” cerca gloria nel Challenge australiano

L'auto realizzata dal team emiliano Onda Solare pronta a competere con i prototipi che prenderanno parte al World Solar Challenge in Australia, dal 6 al 13 ottobre. Istituzioni, Università, scuole e aziende insieme per la ricerca sulla mobilità ad impatto zero

Nel 2003 iniziò lo studio per la realizzazione del primo prototipo solare, Emilia I, che vide la luce nel 2005. Sei anni dopo fu il turno di Emilia II e oggi, presso il Museo Ferrari di Maranello è stato presentato ufficialmente il nuovo modello, Emilia III, l'unico veicolo solare italiano iscritto al World Solar Challenge Australiano, in programma dal 6 al 13 ottobre su un percorso di 3200 km. 

Realizzato dal team Onda Solare con il patrocinio del CNR, questo prototipo di cinque metri di lunghezza, duecento chilogrammi di peso, corpo in carbonio e alimentazione a celle fotovoltaiche è l'ultimo di una serie di veicoli a “zero emissioni” a concorrere ad una gara internazionale che vedono il coinvolgimento diretto dell'Istituto ITI/Ipsia A. Ferrari di Maranello, affiancato in questa avventura da un team composto da istituzioni (Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna, Comuni di Maranello e di Castel San Pietro Terme) e aziende private. 

“Il progetto - spiega Filippo Sala, docente del corso prototipi all'Ipsia - vede la partecipazione di docenti, studenti e giovani ricercatori dell'Università di Bologna, del corso prototipi della nostra scuola che sostiene, collabora e sviluppa didattica sulla mobilità a zero emissioni, di un imprenditore innovativo di Reggio Emilia che ha progettato, realizzato e regalato i motori originali, e di tante ditte piccole e grandi che hanno offerto materiali, componenti e tecnologie: grazie a questa collaborazione ha preso forma un'auto solare nuova, di grande valore economico e tecnologico, con un corpo in carbonio realizzato dalla Grafite-Compositi di Castel San Pietro nel bolognese”. 

Il nuovo prototipo è incardinato su maggiore leggerezza, potenza ed affidabilità. Il sistema fotovoltaico di Emilia 3, cuore del progetto, è stato messo a punto avvalendosi dell'esperienza già sviluppata nella collaborazione tra il dott. Marco Bianucci del CNR-ISMAR e alcuni velisti di fama internazionale, tra cui Giovanni Soldini. Tale esperienza ha portato sul mercato il modulo SolbianFlex della Solbian Energie Alternative srl che costituisce un'importante innovazione nel fotovoltaico per la nautica

Le caratteristiche che vengono richieste infatti al sistema fotovoltaico di Emilia 3 sono molto simili a quelle delle barche da competizione: lo spazio a disposizione è poco, quindi i moduli devono essere estremamente potenti (grande efficienza delle celle), la leggerezza, la flessibilità, la robustezza e l'affidabilità sono requisiti fondamentali per cui i moduli devono essere laminati con particolari materiali plastici molto sottili, trasparenti, resistenti agli tensioni meccaniche e ambientali e dotati di particolare capacità di distribuire gli stress interni e esterni. Inoltre il sistema non può costare troppo per compatibilità con i limitati budget a disposizione del team Onda Solare, al quale non ci resta che fare i migliori auguri per l'avventura australiana.

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