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Cronaca Strada Contrada

Modena: autovelox fissi fuori legge, in funzione quelli mobili

I tre dispositivi fissi sul suolo comunale attualmente non sono attivi, ma si utilizzano strumenti mobili. Il posizionamento verrà stabilito nell’ambito del Piano in corso di definizione

Il posizionamento degli autovelox fissi del Comune di Modena sarà stabilito nell’ambito del nuovo Piano della sicurezza stradale che è in corso di definizione e “porteremo presto all’attenzione del Consiglio comunale”. Lo annuncia il sindaco Gian Carlo Muzzarelli commentando la sospensione dell’autorizzazione prefettizia del 2003 per lo strumento collocato sulla Nuova Estense all’altezza di via Bellaria, in località Santa Maria di Mugnano, e la situazione che vede ancora non attivi sia l’autovelox sul Canaletto, nell’area di San Matteo, danneggiato dall’alluvione, sia quello di via Contrada, per il quale era già in corso un approfondimento tecnico.

“Tra le priorità del Piano – spiega il sindaco – ci sono gli interventi per garantire il rispetto dei limiti di velocità, una tra le principali cause correlate agli incidenti di maggiore gravità. In questo ambito è previsto l’utilizzo anche delle postazioni fisse, accanto a un rafforzamento dei controlli con strumenti mobili e a specifiche campagne di informazione e sensibilizzazione, ma per la collocazione degli autovelox fissi si terrà conto delle valutazioni di Prefettura e Polizia stradale, anche alla luce delle ultime indicazioni ministeriali. Sperando che la burocrazia – aggiunge Muzzarelli – non complichi troppo l’efficacia dell’attività di prevenzione”.

Nei giorni scorsi, infatti, il servizio Polizia stradale del Dipartimento della Pubblica sicurezza, rispondendo a un quesito proposto dalla Polstrada di Modena, ha precisato, con una nota, che “l’obbligo della distanza di almeno un chilometro tra postazione di controllo e segnale collocato dopo l’intersezione non sussiste solo qualora la velocità massima consentita sia la stessa (né superiore, né inferiore) su tutti i rami dell’intersezione e a condizione che la segnaletica presente su tali rami sia comunque ad una distanza di almeno un chilometro dalla postazione di controllo”.

Al momento, le situazioni di via Bellaria (907 sanzioni nel corso del 2013) e di via Contrada non corrispondono a queste indicazioni, ma vi possono comunque essere utilizzati, come avviene, strumenti di rilevazione della velocità con la presenza di operatori. Gli interventi relativi a questi due strumenti, così come rispetto a quello di via Canaletto (604 sanzioni nel 2013), verranno definiti nell’ambito del nuovo Piano “individuando le soluzioni e le localizzazioni più idonee – aggiunge il sindaco – per garantire un miglioramento dell’attività di prevenzione”.

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