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Cronaca

CPL, il difensore di Simone: “Nessuna promessa ai PM”

L'avvocato anconetano Michele Andreano interviene sull'interrogatorio di Francesco Simone, suo assistito nell'inchiesta CPL Concordia: "Non è ravvisabile nessuna "ricompensa" o "premio" da parte della Procura"

L'avvocato Michele Andreano del Foro di Ancona, legale dell'ex manager CPL Francesco Simone, interviene in merito a quanto pubblicato sulle nostre pagine dopo l'interrogatorio dello scorso 11 maggio presso il Comando dei Carabinieri di Modena. L'ex responsabile delle relazioni esterne della coop era stato sentito per quattro ore dai PM modenesi, che avevano espresso soddisfazione per il colloquio.

In merito a quanto riportato nel nostro articolo del 12 maggio, il difensore sottolinea come "non ci siano state promesse di alcun genere da parte del Sig. Simone e contestualmente non sia ravvisabile alcuna “ricompensa” o “premio” in favore dello stesso da parte della Procura di Modena”.

L'avvocato Andreano chiede perciò di evitare “interventi lesivi per l'immagine del Sig. Simone, che allo stato risulta essere indagato e per l'effetto tutto quanto da egli dichiarato coperto da segreto investigativo”.

“Inoltre in considerazione dell'assoluto riserbo mantenuto dalla scrivente difesa con tutti gli organi di stampa, si impone il rispetto nei confronti di tale doverosa scelta, atteso, in primo luogo, il vincolo investigativo attualmente sussistente nei confronti dell'intera vicenda e – in secondo luogo – la delicatezza derivante dal numero di soggetti coinvolti nell'inchiesta che occupa (dirigenza oltrechè lavoratori della CPL Concordia)”, chiosa Andreano.

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