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Cronaca Corso Duomo, 34

Bacio collettivo, l'Arcidiocesi: "Iniziativa poco seria, no a show di piazza"

Il settimanale "Nostro Tempo" boccia il bacio collettivo organizzato domenica scorsa dai Giovani Democratici in piazza Matteotti: "Ci si scambia baci per dirsi tanto di bello non certo per protestare contro qualcuno"

"Se non è una cosa seria, non vedo perché farci un articolo". Giuditta Pini, la dirigente Gd Modena recentemente oggetto di minacce, ha affidato queste poche parole su Facebook a commento dell'editoriale uscito questa settimana sul periodico dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola "Nostro Tempo" in merito alla manifestazione organizzata in piazza Matteotti domenica scorsa. L'organo di informazione del civico 34 di Corso Duomo ha espresso disapprovazione per l'iniziativa di stampo ironico-goliardico organizzata contro il Senatore Pdl Carlo Giovanardi: "Il bacio è una cosa seria - ha attaccato l'articolo - per tutto quello che esprime nel suo linguaggio di comunicazione intima e vederlo ridotto a uno show di piazza come è avvenuto domenica scorsa a Modena (ma anche in piazza San Marco a Venezia o i baci scambiati con intenti provocatori nel corso delle frequenti manifestazioni 'pride') lascia perplessi e fa amaramente sorridere se si pensa ai motivi che hanno spinto al bacio collettivo lungo la via Emilia: una contestazione".

SPETTACOLARIZZAZIONE - Secondo Nostro Tempo, "la spettacolarizzazione organizzata, e per di più da militanti politici che forse dovrebbero occuparsi di altro, rende triste una espressione dello stato d'animo che, altrimenti, dovrebbe essere manifestazione di gioia piena. Ci si scambia baci per dirsi tanto di bello non certo per protestare contro qualcuno". Il periodico vuole evitare facili polemiche: "Qui non c'entra per nulla l'omofobia, dal momento che nessuno si sogna di imporre ad altri norme o comportamenti in un ambito, quello della morale sessuale, tanto delicato e vicino alla coscienza personale di ciascuno. Sullo sfondo è il discorso sull'omosessualità e l'eterosessualità. La Chiesa, su questa materia, è estremamente chiara: la sessualità, come afferma il Catechismo, é ordinata all'amore coniugale dell'uomo e della donna".

GAY - L'articolo si conclude in modo sibillino affermando che "la Chiesa non dimentica neppure che un numero non trascurabile di uomini e di donne, sempre citando il Catechismo, presenta tendenze omosessuali profondamente radicate e questo costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della Croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione". In conclusione, il Senatore Pdl Carlo Giovanardi ha fatto sapere di avere condiviso in toto le parole di questo editoriale.

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