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Cronaca Sacca / Via Alessandro La Marmora

Nuovo bando gestione Cie: massimo ribasso e base d'asta inferiore del 70%

Più che dimezzato il budget giornaliero per immigrato: da 75 euro si è passati a 30. Preoccupazione dalla Cgil per la scelta del massimo ribasso, per le sorti di chi è ospitato nella struttura e di chi ci lavora

Sindacati, associazioni e giornalisti da tempo lanciano ammonimenti che, però, a quanto risulta, sono passati totalmente inascoltati: caso eclatante è il nuovo bando di gestione del Cie di Modena che, oltre alla scelta del massimo ribasso, ha una base d'asta inferiore del 70% rispetto a quello attualmente in scadenza (ora la struttura è affidata alla Confraternita Misericordia). Molti gli interrogativi avanzati da Cgil Modena nella struttura dove trovano spazio 60 "ospiti" e 70 lavoratori: "O prima si sono elargite improvvidamente risorse pubbliche (e in questo caso ne andrebbero individuate le responsabilità) o adesso si decide consapevolmente di ridurre ampiamente la qualità del servizio prestato e anche la qualità delle condizioni lavorative di chi quel servizio lo eroga". Il sindacato di piazza Cittadella è certo del fatto che "un ribasso di questo tipo (da 75 a 30 euro giornalieri) non trova ragione nella differenza di budget giornaliero per immigrato che  indagini di non troppo tempo fa mettevano il Cie di Modena fra i più costosi d'Italia". Molti dubbi sulle conseguenze di questo nuovo bando: "Il rischio dell’impossibilità di garantire l'attuale occupazione, della impossibilità effettiva di  rispettare la regolarità contrattuale contributiva, fiscale e la sicurezza degli operatori è più che concreto. Di conseguenza  anche la qualità del servizio rischia di non raggiungere il limite minimo per il rispetto della dignità delle persone che purtroppo vi sono ospitate anche per mesi, per colpa di politiche sull'immigrazione miopi e ingiuste che da tempo contrastiamo".

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