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Cronaca Bomporto

Blitz in un magazzino di Bomporto, metà del personale era clandestino

Ben 12 dei 15 dipendenti della cooperativa erano impiegati in nero. Da qui la denuncia e la maxi sanzione comminata dalla Guardia di Finanza

Continua senza sosta l’attività della Guardia di Finanza di Modena a contrasto del “lavoro nero” e dello sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Nei giorni scorsi è stato individuato dai Finanzieri della Compagnia di Carpi un magazzino a Bomporto, sede di un’unità locale di una società cooperativa al cui interno erano dediti a lavorare, con modalità sospette, diversi operatori.

Una volta entrate, le Fiamme Gialle carpigiane hanno identificato complessivamente 15 soggetti intenti a prestare la propria attività lavorativa, dei quali 12 sono risultati essere impiegati completamente “in nero” e quindi privi di qualunque forma di copertura previdenziale ed assicurativa. Tenuto conto che ben 7 dei 12 lavoratori in nero erano privi di documenti d’identità, sono state eseguite altre indagini che hanno chiarito come gli stessi risultavano soggiornare clandestinamente sul territorio italiano in quanto sprovvisti di permesso di soggiorno. È subito scattata nei confronti del rappresentante legale della cooperativa la denuncia per sfruttamento dell’immigrazione clandestina nella forma aggravata (per aver impiegato più di 5 persone), mentre a carico dei 7 clandestini è stata inoltrata denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per violazioni al Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione.

Le attività di controllo hanno permesso di procedere alla contestazione della c.d. “maxi-sanzione” da lavoro nero, il cui valore complessivo ammonta ad oltre 50.000 euro. Ricorrendone i presupposti di legge, è stata poi inoltrata al competente Ispettorato Nazionale del Lavoro la proposta di sospensione dell’attività lavorativa per le rilevate violazioni alle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro. Sospensione che è già stata notificata all’indomani dell’attività ispettiva eseguita dai militari del Corpo.

Nel solo 2017 la Compagnia di Carpi, anche avvalendosi del citato “Dispositivo Permanente di contrasto ai Traffici Illeciti”, ha eseguito complessivamente 30 interventi in materia di sommerso da lavoro che hanno portato all’individuazione di circa 50 lavoratori completamente in nero, di cui 17 clandestini. L’operazione di servizio in rassegna conferma il ruolo centrale della Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e degli operatori che rispettano le leggi, che si realizza attraverso mirate investigazioni di polizia economico-finanziaria finalizzate all’individuazione di fenomeni di manodopera irregolare e/o di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, che alterano la leale concorrenza nel mercato.

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