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Cronaca

Scomparsa di Umberto Eco, il cordoglio del presidente Bonaccini

Il Governatore: "Ha saputo leggere i segni della modernità nella cultura di massa, indicando l'allargamento della conoscenza come un possibile terreno di allargamento della democrazia"

"Sarà necessario per tutti noi cercare di capire cosa Umberto Eco ci abbia insegnato di noi stessi, cosa abbia voluto mostrarci della natura più profonda dell’Emilia-Romagna, quale strada ci ha indicato verso un futuro che interpreti la modernità, la prenda per le corna e non la subisca”. Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini ricorda la figura di Umberto Eco, il filosofo e semiologo scomparso ieri sera.

“Eco ha saputo leggere i segni della modernità nella cultura di massa, indicando l’allargamento della conoscenza come un possibile terreno di allargamento della democrazia, per un numero sempre maggiore di cittadini. – continua Bonaccini - Profondità delle riflessione culturale e allargamento della conoscenza, sapere e cultura di massa: seppe individuare a Bologna e nell’Emilia-Romagna il luogo più fertile per realizzare e rendere operoso il proprio ragionamento. Una sfida e una opportunità assieme: la possibilità che cultura e comunicazione siano legate alle nuove forme che la democrazia saprà darsi nell’epoca delle reti. Sollecitandoci a guardare quanto la cultura di massa plasmi le comunità virtuali e quelle reali, i mass media nei quali siamo immersi e le nostre città che percorriamo ogni giorno”.

“Umberto Eco ci ha lasciato una sfida – conclude il presidente Bonaccini - che l’Università di Bologna e la regione Emilia-Romagna dovranno cogliere assieme per continuare ad essere fucina di modernità e di innovazione”.

“Generazioni di studenti della nostra città – ha aggiunto il sindaco di Modena Muzzarelli, unendosi al cordoglio – si sono uniti a Bologna ai colleghi italiani ed internazionali per assistere alle lezioni del professore Umberto Eco. Tanti di loro, non a caso, sono poi entrati a fare parte del mondo dell'editoria, della scrittura, e in generale della creatività. Le sue lezioni universitarie, i suoi saggi ed i suoi romanzi hanno raggiunto decine di milioni di persone perché la cultura ha la capacità di toccare i cuori superando i confini geografici e quelli sociali. Ha lasciato un ricordo nel mondo da gigante – ha concluso il sindaco – e come tale verrà ricordato negli anni a venire”. 

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