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Cronaca Parco Amendola

Polpette avvelenate al Parco Amendola, bonifica con l'unità cinofila

Ziva, cane addestrato allo scopo in forze alle Guardie Zoofile di FareAmbiente, è intervenuta ieri dopo il ritrovamento di bocconi avvelenati nell'area verde

La scorsa settimana erano state notate dai frequentatori del parco Amendola e dai possessori di cani alcune polpette sospette, quasi certamente bocconi avvelenati. La conferma era arrivata dopo che diversi animali avevano manifestato sintomi da intossicazione alimentare. I ritrovamenti erano avvenuti nell'area più a ovest del grande parco cittadino, quella adiacente alle abitazioni di via Zurlini e via Coppi.

In seguito alla segnalazione era già intervenuta nel fine settimana la Polizia Municipale, che aveva affisso cartelli nell'area per mettere in guardia chi porta i propri animali a passeggiare in quella zona.

Ieri pomeriggio è stata la volta delle Guardie Zoofile di FareAmbiente Modena, che hanno effettuato un'operazione di bonifica, sempre accompagnate dai vigili. L'operazione è stata resa possibile dall'intervento dell'unità cinofila composta dalla cagnolina Ziva e dal suo conduttore. Ziva ha fiutato altri bocconi sospetti, che sono stati prontamente rimossi. Nel frattempo la Municipale indagherà alla ricerca del responsabile.

Ziva è una meticcia di cinque anni di origini siciliane con alle spalle una storia difficile fatta di randagismo a Pachino, in provincia di Siracusa, assieme alla sua famiglia. A salvarla da una probabile esistenza di stenti è stato il gesto di alcuni animalisti della zona, preoccupati per le sue condizioni, che avevano pubblicato su internet le fotografie del cane con l’invito a valutare un’adozione. Le immagini della cagnolina, che allora aveva appena due mesi, avevano in effetti richiamato l’attenzione di una ragazza modenese, Lietta Cernecca, che ha accolto Ziva a Modena. Da allora la meticcia vive in città con la sua padrona e nel gennaio del 2020 ha avviato il percorso di addestramento:  ora il cane si è specializzato nella ricerca ad ampio spettro, individuando obiettivi ‘multitarget’. Significa che può fiutare sostanze chimiche e meccaniche di vario tipo sui terreni e sulle persone.

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