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Cronaca

UniMoRe, Marco Brianti vince la borsa di studio della Banca d'Italia

La tesi di Marco Brianti sul rapporto tra PIL e produttività del lavoro gli ha fatto vincere la borsa di studio Giorgio Mortara. Ogni anno il premio viene conferito dalla Banca d'Italia agli studenti di economia più brillanti

Ad aggiudicarsi la prestigiosa borsa di studio istituita dalla Banca d’Italia intitolata a Giorgio Mortara è il dott. Marco Brianti, uno dei più brillanti laureati nella laurea magistrale in Economia e Politiche Pubbliche sfornati dal Dipartimento di Economia “Marco Biagi” dell’Ateneo emiliano dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. 

LA BORSA DI STUDIO. Il riconoscimento della Banca d'Italia, destinato agli studenti  che vogliono perfezionare gli studi all'estero, che consiste per l’Anno Accademico 2015/2016 nella erogazione di un contributo utile a coprire le tasse e tutte le spese che lo studente sosterrà oltre frontiera, oltre ad un assegno di 24.000 euro e la possibilità di fare fino a 6 mesi di stage presso la Banca d'Italia, premia ogni anno due tesi di laurea magistrale di Economia, in  particolare Macroeconomia e Finanza, con un rilevante contenuto di carattere statistico-quantitativo. 

LA TESI CHE VALE UN PREMIO. La tesi di laurea del dott. Marco Brianti, che si è laureato con 110 e lode avendo come relatore il prof. Mario Forni del Dipartimento di Economia “Marco Biagi” di UNIMORE, dal titolo “Shock informativi e VAR strutturali: una valutazione della non-fundamentalness”.  Da questo studio si evince che le informazioni sono una causa preponderante del ciclo economico e che l’effetto di impatto che queste notizie hanno sul numero di ore lavorate e sul livello del PIL è opposto a quanto suggerito dalla Teoria Neoclassica.

Marco Brianti  - afferma il prof. Mario Forni dell’UNIMORE - ha svolto, sotto la mia supervisione scientifica, uno studio empirico sull'idea, attualmente  al centro del dibattito economico, che le fluttuazioni cicliche siano in larga parte determinate da notizie relative a sviluppi futuri della tecnologia e della produttività. Marco ha trovato una robusta evidenza empirica a sostegno di questa tesi, avanzata da Beaudry e Portier (American Economic Review, 2006), in contrasto con la tesi opposta, avanzata da Barski e Sims (Journal of Monetary Economics, 2011) e da Forni, Gambetti e Sala (Economic Journal, 2014)”. 

Non potrei essere più felice del premio ottenuto, - afferma Marco Brianti - tuttavia voglio sottolineare che questo riconoscimento è il risultato di un duro lavoro svolto non solo da me, ma da tutto il corso di laurea Economia e Politiche Pubbliche che sostiene i propri studenti in ogni passo del proprio percorso. Pertanto ringrazio con tutto il cuore tutti i compagni di corso del mio anno, ma anche degli anni precedenti, che mi sono stati sempre vicini, tutti i professori che ho avuto e, soprattutto, il mio relatore, il professor Mario Forni che mi ha guidato e supportato nel costruire giorno per giorno la tesi che è stata premiata”.

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