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Cronaca Portile / Stradello Ponte Ghiotto

Modena, bottiglia incendiaria contro il campo nomadi abusivo

Un atto vandalico durante la notte tra sabato e domenica ha danneggiato il wc chimico dell'area di stradello Ponte Ghiotto. Cresce la tensione sull'area agricola abusivamente occupata da una famiglia nomade a Paganine

C'è preoccupazione a Paganine, frazione alle porte di Modena, dove da qualche settimana è stato installato un campo nomadi, ancora embrionale, senza alcuna autorizzazione. L'area recintata che ospita attualmente una casa prefabbricata semovente in cui vive una famiglia è stata infatti oggetto di quello che appare chiaramente come un atto vandalico, con probabili sfumature intimidatorie. Una bottiglia molotov – come riferito dalla Gazzetta di Modena - ha infatti raggiunto e danneggiato un wc chimico, situato a poca distanza dalla casa.

Nessuno è rimasto ferito e le fiamme non si sono propagate, ma il gesto desta ugualmente ansia e sospetti tra gli occupanti dell'area. In queste ultime settimane il clima si è fatto molto pesante tra i residenti della zona, sorpresi e preoccupati dall'improvviso arrivo della famiglia nomade, che ha occupato il terreno svolgendo tutti i lavori di “urbanizzazione” e ottenendo le utenze energetiche. 

Ma il tutto è avvenuto in modo abusivo, su un terreno di proprietà ma vincolato all'uso agricolo. “Relativamente alla famiglia di nomadi che ha collocato una prefabbricato ed eseguito lavori, senza alcuna autorizzazione, su un terreno agricolo di proprietà in via Ponte Ghiotto a Paganine – ha spiegato l'Amministrazione comunale con una nota - l’amministrazione ha da tempo segnalato l’illecito ed ha anche chiesto alla Procura il sequestro dell’area. È ora in attesa di conoscere i provvedimenti che l’autorità giudiziaria intende adottare. In questi mesi la situazione è stata monitorata attraverso numerosi sopralluoghi della polizia municipale”. 

Già il 2 ottobre scorso l’amministrazione ha denunciato l’abuso edilizio. Un’altra segnalazione risale al mese successivo contestualmente all’allacciamento al servizio idrico da parte della famiglia. Inoltre, sempre il mese scorso, il Comune ha emesso un’ordinanza di ripristino dell’area agricola che è stata notificata il 20 novembre e che dovrebbe essere eseguita in 90 giorni. La Procura ha aperto un fascicolo a riguardo.

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