"Sposa bambina a Carpi", ma è solo un'incomprensione burocratica
Un errore materiale e uno di interpretazione nella lettura di una tabella ISTAT alla base della falsa notizia. "Il Comune attento, ma questo caso non esiste"
"In merito alla notizia pubblicata dalla Gazzetta di Modena nella giornata di ieri riguardante la presunta esistenza a Carpi di una cosiddetta ‘sposa-bambina’ si precisa che non risulta alcun caso conosciuto del genere nel territorio comunale carpigiano". Lo precisa il Comune di Carpi, che con la stessa assessora all'immigrazione Milena Saina aveva fatto sapere di monitorare il caso di una ragazza pakistana che ad una prima analisi risultava sposata nonostante fosse ancora minorenne.
La smentita viene così spiegata dal Comune: "Ad originare il malinteso è probabile vi sia la sfortunata coincidenza tra due fattori: un errore materiale al momento della registrazione anagrafica della persona che ha determinato un successivo conflitto tecnico tra il codice adottato dal sistema comunale e quello del sistema ISTAT".
In altre parole la rilevazione statistica del Comune, in fatto di ‘categorie’ nelle quali è suddivisa la popolazione residente, prevede una voce specifica definita ‘Coniugato non documentato’, che sarebbe il caso - piuttosto frequente per cittadini stranieri - di chi dichiara con autocertificazione,di essere sposato, ma senza produrre l’indispensabile certificato di matrimonio. Questo particolare codice invece non è previsto nelle categorie ISTAT che lo leggono come coniugato, a prescindere. Da qui l'incomprensione.
"Si conferma che, a seguito alle verifiche effettuate, il caso trattato dall’articolo non esiste e che sul territorio comunale non risultano, statisticamente, casi del genere", spiega l’amministrazione comunale di Carpi, che rispetto a problematiche così sensibili e importanti conferma "la massima attenzione sia tramite l’attività dei Servizi sociali che attraverso l’attività della Consulta per l’Immigrazione".