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Cna attacca l'amministrazione comunale: "Tanta malaburocrazia"

Dopo la richiesta di una 'carta' dei diritti delle imprese, Cna ha mantenuto fede all'impegno di scovare i casi di malaburocrazia nella provincia e racconta l'odissea di un acconciatore. Il Comune replica alle accuse

All'indomani della richiesta dell'adozione una "carta" dei diritti, come promesso, il CNA è andato a fondo nella ricerca dei casi di malaburocrazia della Provincia per portare esempi concreti all'attenzione dei Comuni e dei cittadini. La prima situazione venuta a galla riguarda un semplice trasferimento di sede di un'attività di acconciatura; l'impresa modenese associata alla Confederazione ad inizio giugno aveva inviato una "Scia" (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che avrebbe dovuto consentire l'abbattimento delle procedure amministrative e permettere l'immediato avvio dei lavori. Poco dopo l'impresa si è vista obbligata a cessare i lavori per l'arrivo di una mail contenente la segnalazione di improcedibilità seguita, dopo una decina di giorni, da un fax con la precisazione della decisione: l'assenza nell'incarto di un nulla osta emesso dal Comune stesso e la richiesta di una piantina in scala appena diversa da quella prodotta, compito che sarebbe spettato all'ufficio del Catasto. Tutto ciò ha portato a una perdita di tempo inutile ed ingiustificata e anche ad un esborso superfluo di denaro per la realizzazione della cartina da parte di un geometra.

Ciò che risulta incomprensibile da parte di CNA è come mai, essendo alla base della Scia il principio dell'autocertificazione, il Comune continui a chiedere nella fase iniziale dei lavori tutta la documentazione che sarebbe semmai necessaria solo in fase di verifica. "Dalle amministrazioni locali - dice Luigi Mai - vorremmo solo che la crescita delle imprese non fosse ostacolata: basterebbe prendere coscienza che molto può essere fatto per aiutare l'economia e il territorio, per di più a costo zero".

Il Comune, preso atto della nota di CNA, replica alle accuse fatte: "Quando si verificano disguidi di carattere burocratico - afferma l'assessore alle Politiche economiche Graziano Pini - , il Comune è sempre disponibile a rivedere le pratiche, a risolvere i problemi e a migliorare ciò che è migliorabile". L'impegno del Comune, sempre secondo Pini, è quello di ridurre il più possibile gli impedimenti burocratici e di semplificare le pratiche a vantaggio di cittadini e imprese; a tal fine è in corso la sperimentazione di uno "sportello unico" per migliorare il rapporto con l'utenza. Il dirigente alle Politiche economiche Fabio Leonelli assicura poi che in relazione al caso concreto dell'esercizio di acconciatura, il Comune avrebbe spedito il fax di precisazione solo previa richiesta del CNA e che in tempi brevi tutte le sollecitazioni sono state soddisfatte. Risolto quindi il caso dell'impresa di acconciatura, rimane da chiedersi come mai il Comune debba rimediare a 'disguidi' che potrebbero tranquillamente essere evitati.

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