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Cronaca

"Cake", quando il dessert diventa cultura

Da un vecchio quaderno di ricette nasce il primo Convivio Slow Food della Palestina. Venerdì 4 aprile in sala dei passi perduti presentazione e degustazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“Donne, cibo, cultura & Dignità” è l’iniziativa che si svolge venerdì 4 aprile, alle 18 nella sala dei Passi perduti del Municipio di piazza Grande, “un viaggio multisensoriale in cui i sapori della tradizione araba e occidentale si fondono con arte e cultura per dar vita a una nuova imprenditorialità al femminile”. Ad aprire il pomeriggio, promosso dall’assessorato alla Cooperazione internazionale del Comune di Modena, saranno la presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti e l’assessore alla Cooperazione Internazionale Fabio Poggi.

Dal ritrovamento, in un “Charity shop” londinese, di un quadernetto a quadretti ingialliti in cui sono scritte meticolosamente in arabo e francese oltre sessanta ricette di dolci, comincia il viaggio di “Cake: la cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente”. Ne nasce ul libro d’arte e ricettario curato da Manuela De Leonardis, che racconta di una cucina intesa come ricerca estetica, linguaggio interculturale e piacere del palato in cui sapori, colori e profumi diversi dialogano con le ricette e le opere di diciannove artisti internazionali: Hassan Al-Meer, Paolo Angelosanto, Yto Barrada, Beatrice Catanzaro, Maimuna Feroze-Nana, Parastou Forouhar, Maïmouna Patrizia Guerresi, Susan Harbage Page, Reiko Hiramatsu, Uttam Kumar Karmaker, Silvia Levenson, Loredana Longo, MAD_Angela Ferrara e Dino Lorusso, Şükran Moral, Ketna Patel, Pushpamala N., Anton Roca, Jack Sal, Larissa Sansour.

L’anonima autrice del quadernetto ingiallito ha annotato le dosi dei dolci tra il 1960 e ’70. Trasmettendo le ricette di sorelle, zie, cugine, amiche e conoscenti la sua voce diventa corale come quelle delle donne di Nablus, che sotto la direzione di Fatima Khaddoumi, Cristina Bottigella e Beatrice Catanzaro hanno dato vita a Bait al Karama Cookery School, la prima scuola internazionale di cucina palestinese e primo Convivio Slow Food in Palestina. Bait al Karama (Casa della Dignità) ha come obiettivo principale la creazione di un’impresa sociale improntata su cultura culinaria palestinese e attività di ricerca storico-culinaria-artistica, per creare posti di lavoro a favore delle donne che vivono nella Città Vecchia di Nablus. Stefania Manni introdurrà racconti e testimonianze del progetto, curate da Slow Food e Overseas Onlus. In mostra, scatti fotografici di Enrico Caputo e Cristina Villani; video di Beatrice Catanzaro. Al termine dell’iniziativa verrà offerta una degustazione di dolci tipici arabi.

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